“Sciogliere l’Ulss Pedemontana”: al via la raccolta firme del centro sinistra scledense

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Una firma per chiedere lo scioglimento dell’Ulss 7 Pedemontana e il suo confluire, come doveva essere inizialmente, in un’unica Ulss provinciale, ossia la Ulss 8 Berica. E’ la proposta, che sta facendo molto discutere, lanciata da Schio Polis e raccolta dalle tre liste del centro sinistra scledense, raggruppate attorno al candidato sindaco Leonardo Dalla Vecchia.

Il Centro Sinistra scledense ritiene infatti che, dopo due anni di quella che viene definita “convivenza forzata” con l’area bassanese, l’esperimento (così com’è stato definito dallo stesso Zaia) della seconda Azienda Ulss per il territorio vicentino sia da considerarsi “fallito” e come tale “da concludere quanto prima”. “E ciò – sottolinea la coalizione in una nota – avuto riguardo non solo all’analisi delle attività svolte quotidianamente, alla spesa derivante dal fatto che  sempre più spesso i nostri pazienti si rivolgono per curarsi ad altre Ulss (anche per  specialità presenti in Azienda), alla scarsità di risorse umane e di bilancio, al peggioramento delle liste d’attesa, alla sempre maggiore difficoltà di dare risposte ai bisogni espressi dai malati, ma anche per il rispetto dovuto alla maggioranza della nostra gente, che da sempre sceglie a riferimento il capoluogo di provincia piuttosto di altre aree territoriali. Non basta una strada che verrà, la Pedemontana, per superare positivamente le criticità rilevate”.

Il Centro Sinistra di Schio propone insomma di seguire la strada già seguita per le province di Padova, Verona, Treviso, Belluno e Rovigo e in linea con il modello regionale approvato dalla giunta Zaia con i due ultimi Piani Socio Sanitari.

Una nuova Ulss, quindi, “in grado di soddisfare completamente i bisogni di tutti i vicentini, tramite l’offerta di prestazioni e di servizi altamente specializzati, garantiti dal solo ospedale hub di riferimento che già opera nel capoluogo, in collegamento costante e continuo con gli ospedali territoriali, spoke, i quali devono assicurare le funzioni ospedaliere di base e l’integrazione con i servizi distrettuali”.

Il pericolo che il centro sinistra scledense avverte è che la mancanza di un ospedale hub nel territorio dell’attuale Ulss 7 produrrà, nel tempo, “una dequalificazione dei servizi sempre più marcata, una contrazione ulteriore di risorse e una grave carenza di professionisti, situazione che già si profila evidente in questi ultimi mesi”. “Il territorio dell’Alto Vicentino e l’ospedale di Santorso – continua il centro sinistra in una nota – meritano un’attenzione particolare, anche in considerazione degli ottimi risultati raggiunti prima della riforma, risultati che hanno portato l’ex Ulss 4 Alto Vicentino a diventare un modello, in vari ambiti, per le altre realtà socio sanitarie regionali”.

Parte da queste considerazioni la raccolta firme volute dai rappresentanti del Partito Democratico, di Schio Polis e di Schio Città Europea, insieme al candidato sindaco Leonardo Dalla Vecchia: un gazebo sarà per questo presente in centro tutti i prossimi sabati durante il mercato, così come in occasione delle Primarie del Pd di domenica prossima.