87 anni di sport e nessuna voglia di fermarsi: dal primo amore per il calcio, al tennis e ora il padel

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Una “maratona” di vita che a 87 anni e mezzo ancora entusiasma, anche se forse è proprio la corsa uno dei (pochissimi) sport a mancare all’appello nell’esistenza di Ionio Cattozzi. Atleta senza età della classe 1935, rodigino – di Ariano nel Polesine – di nascita e gioventù, altovicentino d’adozione da ormai una sessantina d’anni, quelli della maturità e da adulto, vivendo tra Schio e Torrebelvicino.

Ragioniere allora e pensionato oggi, ha lavorato a lungo anche per la Lanerossi di Schio nel settore tessile. Le sue passioni? Il tennis in cima alla lista, che pratica tutt’ora e da circa 60 anni in pratica dal suo arrivo a Schio, ma anche il calcio da giovanissimo, la bicicletta per andare a scuola per 30 chilometri al giorno, il golf godendosi gli spazi verdi e i silenzi offerti dalla natura al pari dello sci, il nuoto per “rimettere a posto” la schiena e, infine, di recente, anche il moderno padel. Un forever young come da titolo di uno dei brani che hanno fatto da contorno alla storia di Ioni venerdì scorso nella puntata n°29 di Brekpoint su Radio Eco Vicentino.

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Scoperto in seguito a una (sua) battuta infelice fatta con un’amica, facendo ammenda con lei “pagando penitenza” nella “gabbia di vetro” del centro sportivo della città inaugurato circa un anno fa, il primo nell’Altovicentino. Sei mesi fa è toccato a lui, proprio nel mese di giugno in cui Ionio ha festeggiato le 87 candeline, e ora lo sportivissimo pensionato turritano lo si può vedere all’opera almeno una volta a settimana con la pala – la racchetta del padel – impugnata saldamente, e misurandosi con amici e amiche di 40/50 anni più giovani.

Senza mettere da parte il tennis, sia chiaro, che continua a praticare con piacere in doppio, da socio del Circolo Tennis di Schio, di cui è stato un pioniere da quando si trova nella sede attuale in cittadella degli studi. Tanti gli aneddoti raccontati da Ionio Cattozzi, negli anni ’90 anche tifoso biancorosso del Vicenza, in casa allo Stadio Menti – con tanto di abbonamento vip offerto dalla famiglia Dalle Carbonare allora proprietaria del Lane – e anche in trasferta a zonzo per l’Italia. Tante “perle”, tanta passione, la dimostrazione vivente che le lo sport fa bene ad ogni età. Al fisico e alla mente.