Salvini a Schio fra folla, applausi e contestazioni FOTO – VIDEO

Ore 21.00. Mentre Salvini parlava, fuori da piazza Statuto, in via Battaglione Val Leogra un gruppo di circa 200 persone (soprattutto giovani), che in precedenza era in piazza Rossi, ha contestato il comizio urlando “buffone”. A separarli dai partecipanti in piazza, un cordone di poliziotti in tenuta antisommossa. In precedenza alcuni partecipanti al corteo erano riusciti a sganciarsi e a deporre del letame davanti alla sede della Lega in via De Pinedo, accompagnato dalla scritta “E’ solo un po’ di m.a”. Giunti a ridosso di piazza Statuto, un gruppo di persone ha contestato Salvini cantando “bella ciao”, ma sono stati allontanati dalla polizia, che secondo gli attivisti di Arcadia, ne avrebbe malmenato qualcuno. Il “contatto” fra poliziotti e alcuni ragazzi è confermato anche dalle forze dell’ordine. Uno dei video mostra la reazione “a freddo” partita di uno degli agenti.

Ore 20.40. Con un’ora e mezza sulla tabella di marcia, quasi senza voce per i troppi appuntamenti elettorali della giornata, Matteo Salvini è arrivato in piazza Statuto (riempita a metà) acclamato come un divo. “Noi non cambiamo idea. Sull’autonomia andremo fino in fondo. Anche sui porti, che sono e rimangono chiusi, non c’è spazio per i clandestini, gli spacciatori, gli scippatori e gli stupratori. Avevamo anche promesso di mettere mano alla riforma Fornero e l’abbiamo fatto, con quota cento abbiamo restituito qualche anno di vita e di serenità a tanti italiani”.

Il vicepremier ha poi ricordato l’impegno per la Flat Tax, il milione e 700 mila contribuenti che hanno aderito alla Rottamazione Ter e al Saldo e Stralcio, la legge sulla legittima difesa, la diminuzione degli sbarchi e ha affermato di essere al lavoro sulle truffe agli anziani e per combattere i morti sul lavoro. Ha ricordato anche il secondo decreto sicurezza, che dovrebbe inasprire anche le pene per chi “mette le mani addosso alle forze dell’ordine”. Il suo discorso è stato un oscillare fra due poli: da una parte il pugno duro, la stigmatizzazione dei centri sociali e delle “bandiere rosse” che avrebbero lucrato sui migranti, la battuta contro chi “paga le bollette della luce agli abusivi”; dall’altro, per esaltare il “sentiment” dei presenti, una serie di temi che hanno toccato corde più intime e familiari: un ricordo “alle mamme”, l’impegno a riportare “serenità, sicurezza, a creare una società dove tornino a nascere i bambini, con una mamma e un papà” ma anche l’impegno a mettere le telecamere negli asili e nelle case di riposo. Per ogni ambito della vita quotidiana e per ogni tema che provoca indignazione e dibattito sui social il “Capitano” ha sottolineato che la Lega vuole esserci, anche se in alcuni tratti è sembrata più una sofisticata operazione di marketing che su un progetto organico di governo, come peraltro sempre accade ai partiti in campagna elettorale. Salvini non si è infine dimenticato l’Europa: “Su tanti temi scottanti sono stufo di aspettare il permesso dell’Europa”, citando espressamente il miliardo e mezzo messo a disposizione per risarcire i risparmiatori azzerati dalle banche.

Ore 20.30. Riforma Fornero, autonomia e legittima difesa sono le parole d’ordine degli interventi mentre si aspetta l’arrivo di Salvini. “Noi siamo gente che porta le cose fino in fondo – ha sottolineato il ministro Erika Stefani dal palco allestito su un tir dell’azienda TNR di Schio – e Matteo non ha paura di nulla, noi ci mettiamo la faccia”. Il ministro per le autonomie ha poi chiesto alla piazza chi ha votato l’autonomia: “Vi farei una foto e la manderei ai colleghi ministri dei 5 Stelle. Al prossimo consiglio dei ministri riporteremo in discussione l’autonomia, che non è egoismo ma dare una possibilità al popolo di decidere la propria sorte. Dare l’autonomia significa responsabilizzare la politica”.

Ore 19.35. Sul palco son saliti una decina di candidati sindaco dell’Alto Vicentino, Roberto Ciambetti, Maurizio Colman, Mara Bizzotto. Ora l’intervento della candidata scledense Ilenia Tisato. “Schio deve tornare protagonista dell’Alto Vicentino. È stata amministrata in modo tecnico e si è isolata”. Per il presidente del Consiglio Regionale Roberto Ciambetti “solo Ilenia ha i contatti giusti per far uscire Schio dall’isolamento. Ora hanno bloccato una serie di profili su Facebook che informavano sui temi che ci stanno a cuore, vuol dire che la Lega fa paura, fa paura in Italia e fa paura in Europa”. Il consigliere regionale Colman ha ricordato il suo impegno quando era sindaco di Piovene Rocchette: “ho chiuso un campo rom – ha gridato alla folla – perché questo fanno i sindaci della Lega. Non abbiamo paura di nessuno, noi. Nemmeno degli Orsi” ha chiosato riferendosi al primo cittadino. “Con la Lega i clandestini tornano a casa loro, con Renzi sono stati accolto 700 mila clandestini”, ha detto (semplificando) l’eurodeputata Mara Bizzotto, che si è soffermata – applaudita – sulla legittima difesa, citando i casi Zancan, Stacchio e Mattielli. “L’Europa per i rom ha speso 14 miliardi, noi volgiano che questi soldi siano usati per la nostra gente”.

Ore 19.15. Sono già almeno 500 le persone in attesa del “Capitano” in piazza Statuto a Schio dove il tempo è incerto. L’arrivo di Salvini è previsto intorno alle venti, con un ritardo di un’ora sul programma. 200 gli antagonisti riuniti invece in piazza Rossi.

Ore 18.00. E’ tutto pronto in piazza Statuto a Schio per l’inizio del tour vicentino – oggi e domani – del segretario federale della Lega, nonché vicepremier e ministro degli interni Matteo Salvini, a sostegno dei candidati leghisti alle prossime elezioni amministrative ed europee del 26 maggio. Il giro vicentino di Salvini, che in queste settimane sta girando in lungo e in largo l’Italia per una campagna elettorale che lo porta spesso lontano dalla Capitale e quindi dal suo Ministero, inizia a Schio alle 19, dove è previsto un comizio (in caso di pioggia al Teatro Astra) per sostenere Ilenia Tisato candidato Lega di Schio ed Alessandro Burtini candidato Lega di Valdagno.

Salvini proseguirà poi per Bassano del Grappa, dove alle 21 è in programma il comizio in piazza della Libertà ( in caso di pioggia Teatro Remondini) per sostenere Elena Pavan. Domattina alle 9, poi, incontro alla Cantina dei Colli Vicentini a Montecchio Maggiore, dove incontrerà Milena Cecchetto, sindaco uscente di Montecchio Maggiore e Gianfranco Trapula candidato sindaco dello stesso Comune. Alle ore 10 appuntamento infine in piazza ad Arzignano per sostenere Alessia Bevilacqua. A tutti gli eventi saranno presenti li stati maggiori veneti del partito: dal Ministro Erika Stefani alla candidata alle elezioni europee Mara Bizzotto, nonché tutti i parlamentari ed i consiglieri e assessori regionali vicentini.

Previsti anche momenti di protesta e contestazione. Ad annunciarli, a Schio, il centro sociale Arcadia, che facendo proprio il motto della campagna elettorale di Ilenia Tisato (“Schio casa nostra”) col motto “Schio è casa nostra”, hanno dato appuntamento proprio alle 18 in piazza Rossi davanti al Duomo di Schio a chi è contrario alla linea della Lega e a un governo “verde” della città di Schio. Per questo, sottolineando quellew che ritengono le criticità del governo della Lega in Veneto, stanotte hanno affisso striscioni a Schio, Thiene e Montecchio Maggiore. Al centro, la contestazione della gestione sanitaria, delle opere pubbliche e dell’ambiente: “Con la Lega in Veneto più asfalto, più cemento, più veleni, meno sanità”.