Un film sul parkour racconta il rapporto madre-figlio

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Quando ci si interroga sulle dinamiche del rapporto madre-figlio certamente la prima cosa che salta alla mente non è il parkour. Ebbene potrete ricredervi grazie al lavoro della regista Serena Mignani, che domani alle 10.30 al cinema Salesiano di Schio proietterà il suo film “Etre et durer” (essere e sopravvivere), che parla proprio di questo argomento.

Dopo aver partecipato a vari festival internazionali, arriva in sala a Schio il film che attraverso il parkour esplora il rapporto madre-figlio, un film documentario di Serena Mignani. Alla proiezione organizzata in collaborazione con l’associazione KRAP, importante realtà di Parkour/Freerunning con Indoor Parkourpark, sarà presente l’autrice per dialogare col pubblico in sala e rispondere a domande e curiosità.

Dopo aver partecipato a vari festival internazionali tra cui il Biografilm Festival e il Golden Kapok Screening in Cina ed esser stato premiato come miglior documentario dalla giuria dell’Indian Cine Film Festival il film arriva in sala grazie alla distribuzione a cura di apapaja. Capriole, salti, equilibrio, arrampicate nelle giungle di cemento: questo è il parkour, disciplina nata in Francia agli inizi degli anni ’90, in un certo senso metafora dell’adolescenza: adattarsi all’ambiente circostante, superando gli ostacoli e creando un proprio percorso personale. Ma è una disciplina rischiosa e per la madre di un ragazzino ipercinetico il dilemma è reale: questa passione può aiutare suo figlio, o rischia di ucciderlo? Serena, regista del lavoro e madre di Lorenzo sceglie di affrontare il problema con un’indagine che la porta alla scoperta della disciplina e della filosofia sulla quale si regge. Il film diventa così un modo per accompagnare Lorenzo, filmandone le imprese, e ci regala, in un alternarsi di adrenalina e pensiero, una grande riflessione su cosa sia il pericolo, e su cosa significhi superare insieme le paure.

Il film racconta dunque l’evoluzione del rapporto madre/figlio nel corso di 10 anni, spaziando dalla Francia all’UK, dalla Cina a Hong Kong fino alla Palestina, e mostrando le più grandi star internazionali del parkour e del freerunning.