Al via il taglio alberi sui lati strada. Si prospetta un tavolo di confronto sovracomunale

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Arriva un’ordinanza comunale per tentare di risolvere i disagi connessi ad alberi e rami sulle strada che, il più delle volte con la complicità del maltempo, costituiscono fastidiosi ma soprattutto pericolosi ostacoli alla circolazione. Una sorta di presa di posizione che consente così a più di qualche valligiano, come assicura il sindaco locale, di evitare di caricarsi una motosega nel portabagagli, da utilizzare in caso di emergenza. Una condotta che suscita curiosità e un sorriso, ma che di fatto si è resa necessaria da parte di qualche abitante di contrada che sorgono tra i boschi.

Parte così una vera e propria “campagna” sia di prevenzione sia di educazione civica che interessa la zona di montagna, da parte del Comune di Valli del Pasubio. La stessa impone ai frontisti di liberare per proprio conto dalla vegetazione – per 3-4 metri almeno – il ciglio stradale. Toccherà quindi ai cittadini provvedere, come peraltro già prevede il Codice della strada. Con la prospettiva di estendere alla comunità montana locale lo stesso principio di base.

“L’ordinanza è un primo passo di un progetto più organico di risoluzione di questo problema che dura da anni – spiega il sindaco Carlo Bettanin – soprattutto nell’ultimo inverno, con tanta neve e fenomeni avversi, si è manifestata in tutta la sua evidenza la scarsissima cura che i proprietari frontisti delle strade comunali hanno nei confronti del bosco. Non è possibile che gli abitanti di Valli partano con la motosega in macchina alla mattina per paura di doversi aprire la strada alla sera, tornando a casa. Pur facendolo senza lamentarsi, è impensabile una cosa del genere nel 2021”.

Oltre ai disagi patiti dall’automobilista o ciclista di turno non vanno dimenticati i pericoli in cui incorrono coloro che vanno ad eseguire il taglio di fusti ribaltati verso la strada in caso di neve o vento. “Il personale dei vigili del fuoco, oltre che gli operai comunali, gli assessori e consiglieri stessi, volontari della Protezione civile e cittadini intervengono puntualmente per liberare la strada in caso di schianti – prosegue Bettanin – la loro incolumità non può essere messa a rischio dalla negligenza del privato. E’ ora di dire basta, è ora di avere un’infrastruttura pubblica dignitosa, tanto più che il Comune ha investito nei soli ultimi 5 anni più di 2,5 milioni di euro per asfaltare o sistemare frane. Il nostro lo stiamo facendo, ora tocca al privato”. Chi non provvederà entro un termine di tempo prefissato, riceverà un nuovo avviso stavolta con notifica individuale, salvo poi provvedere al taglio per conto – ma anche a spese – di non adempie al dovere.

Il documento è stato controfirmato dal responsabile Ufficio Lavori Pubblici Paolo Scapin e dall’assessore Eddys Dalla Riva. “Da qui in avanti, diamo un paio di mesi di tempo per ottemperare al taglio – spiega Dalla Riva – dopo di che partirà la fase 2: ricerca mappale per mappale dei proprietari, e notifica puntuale a casa. La fase 3, in caso ancora di non adempimento, sarà l’abbattimento coatto delle piante a spese dell’ente, addebitate poi sul privato”. Ma non è tutto. “Il respiro d’iniziativa è infatti più ampio – conclude Bettanin – nei prossimi mesi porremo il tema anche in Unione Montana Pasubio/Alto Vicentino, visto che questo è un problema di tutti. Vogliamo far partire un tavolo di lavoro che coinvolga amministratori locali, esponenti della politica regionale, professionisti, Forestale, tecnici della regione, Vi.Abilità e Provincia per trovare una soluzione definitiva e normativa a questo problema cronico”.