Il calcio vicentino torna in campo ma contro il virus: club devolvono “multe” e donazioni

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Il collage grafico "fatto in casa" scelto come immagine dell'iniziativa in corso di definizione

Il “tunnel” subito durante il torello in allenamento, l’obolo versato per il ritardo di 5 minuti o per lo shampoo dimenticato in doccia o per il calzino sparito dal borsone. Tutte dinamiche “da spogliatoio” che confluiscono nella celeberrima cassa delle multe che ogni squadra che bonariamente si rispetti, nel calcio dilettantistico almeno, deve avere. E che alcuni club vicentini, a circa due terzi di stagione già giocata – e con la speranza di portarla a termine – hanno deciso di devolvere al contrasto duro contro il subdolo coronavirus. L’avversario più antisportivo mai incontrato, visto che sta minando la sussistenza stessa di allenamenti, partite e dello stare insieme. Spesso dietro ad un pallone. A coordinare l’iniziativa “Un Calcio al coronavirus” proposta solo ieri da Claudio Menaldo, direttore sportivo dello Zanè (Prima Categoria, calcio dilettanti), sarà il portale del pallone più seguito nella nostra provincia, vale a dire calciovicentino.it.

Per aderire a quella che si sta configurando in queste ore come una raccolta fondi, che in una manciata d’ore dal varo ha già accolto il parere favorevole di una decina di società della provincia, basta comunicare le proprie intenzioni solidali a Federico Formisano, direttore del blog sportivo. Non solo “casse multe”, ovviamente, ma anche collette, raccolte di donazioni tra i tesserati e qualsiasi buona idea o iniziativa ben venga. La stessa redazione del portale ha già provveduto.

L’indicazione è raccogliere in alternativa una cifra anche simbolica di 5 euro, da fare arrivare a chi – e soprattutto dove – di dovere e di utilità per affrontare l’emergenza sanitaria. Rimane da decidere se per la ricerca o per l’acquisto di attrezzature  utili alle strutture sanitarie vicentine. Già “in lista” con diverse forme di contributo, oltre a Zanè, anche Malo, Bassano, Sarcedo, La Rocca Altavilla, Trissino, Montebello, Longare, Calidonense, Real San Zeno, 7 Comuni, Union Olmo di Creazzo ma la lista si aggiornerà di ora in ora e sarà disponibile su Calciovicentino.it.

L’idea consiste nel raccogliere, sulla base delle dichiarazioni d’intenti e poi concretamente quando sarà possibile, le donazioni di calciatori, allenatori, dirigenti e famiglie dei baby tesserati affidandole ad un rappresentante per ciascuna società aderente. “Il mondo dello sport vicentino vuole dimostrare ancora una volta un grande cuore – spiega Formisano che ha accolto con favore l’iniziativa – e vicinanza a chi è in prima linea per l’emergenza sanitaria. Anche il calcio, chiaramente su un altro piano, sta soffrendo, anche perchè nella migliore delle ipotesi per almeno una quindicina di giorni non si potrà parlare di riprendere partite ed allenamenti e una conclusione credibile dei campionati è legata all’andamento del contagio. Mi fa piacere – conclude – che a pochi minuti dal lancio dell’idea, ancora una bozza, subito una decina di club ci hanno contattato e altri ci hanno informato di essersi già mossi in autonomia”.

Una corsa alla solidarietà che va a sostituirsi a quelle in campo che già sembrano far parte di pagine di storia passata a solo una settimana dallo stop ufficiale di tutti i campionati in Veneto.