“Professionisti fino a oggi, lo saremo anche domani”. Vicenza in campo a Gubbio

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Sono stati professionisti fino ad oggi, e lo saranno anche domani portando in campo la divisa biancorossa a Gubbio. Arriva direttamente dalla voce di tre giocatori del Vicenza Calcio la conferma che la squadra si presenterà all’appello della partita di serie C, domani alle 14.30 in Umbria, spazzando via illazioni e spifferi rivolti in direzione opposta. A metterci la faccia, oltre che la voce, sono la bandiera Stefano Giacomelli, Pietro De Giorgio e Marco Romizi, in rappresentanza dei 24 calciatori attualmente in organico al club berico. Atto distensivo solo in parte, in quanto a gennaio ha annunciato di tutelarsi con la messa in mora della società in caso di ulteriori promesse non mantenute.

Una dichiarazione che fa da eco all’annuncio lanciato ieri ai media locali e volto a rassicurare tifosi e addetti ai lavori in ambito Figc, scongiurando a parole una rinuncia che avrebbe inguaiato ancora di più il Vicenza (sarà gravato da quattro punti di penalizzazione all’orizzonte dopo la “traduzione” in sanzione del mancato pagamento degli stipendi arretrati). Senza il sigillo da parte dei calciatori, però, nel dietro le quinte si vociferava di parole al vento, visto che la parte lesa – oltre alla fede sportiva dei 6 mila abbonati e delle decine di magliaia di sostenitori sparsi per la provincia berica – è costituita proprio dai giocatori insieme agli altri dipendenti di un’azienda che dallo scorso agosto ha chiuso i rubinetti, almeno verso i “pro” del calcio.

A prendere parola per primo dal quartier generale di via Schio nel capoluogo è il capitano della formazione biancorossa “Jack” Giacomelli, da quasi cinque anni a Vicenza: “Quello che posso dire è che noi abbiamo fatto i professionisti sino ad ora, cercando di dare sempre il meglio anche se i risultati sportivi non sono stati secondo le aspettative, ma in una situazione del genere non è comunque facile lavorare. Andiamo a Gubbio perché abbiamo deciso noi come squadra di andarci, siamo consapevoli della maglia che indossiamo e lo facciamo anche per tutte le persone e i collaboratori che lavorano quotidianamente al nostro fianco, oltre che per i tifosi che ci hanno sempre sostenuto e sono stati sempre dalla nostra parte”.

A seguire Pietro De Giorgio, altro attaccante in forza al Vicenza Calcio, lui al primo anno allo Stadio Menti: “Gli stipendi saldati sono quelli di agosto. Soprattutto per i giovani si è creata una situazione non bella e si è arrivati con la società all’accordo di pagare almeno loro, promessa che ad oggi non è stata mantenuta. Siamo molto dispiaciuti per la situazione, abbiamo minacciato di non andare a Gubbio solamente per sollecitare la situazione e capire realmente cosa sta accadendo. Dobbiamo rispettare una piazza di oltre seimila abbonati, credo che Vicenza non meriti questo come non lo meritiamo noi”.

La disputa della partita di Gubbio, a questo punto, toglie il punto interrogativo. I vicentini scenderanno in campo per la prima giornata di ritorno, inchiodati da classifica deficitaria che li vede al 13° posto in compagnia del Ravenna con soli 20 punti racimolati in 17 gare. E una mannaia che taglierà altri quattro punti, di penalizzazione, comminati dalla giustizia sportiva. Dopodichè il club virtualmente stazionerà in zona playout, anche se la prioritaria salvezza da ottenere, oggi come oggi, riguarda più da vicino la società Vicenza Calcio prima che la squadra.