Bollettino Covid-19: 23.904 nuovi positivi, 467 decessi. Scuola in presenza dal 7 fino alla prima media

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Niente giallo per tutta l’Italia almeno fino al 30 aprile. E’ quanto si legge nella bozza del decreto Covid al vaglio del Consiglio dei ministri. Tuttavia, “in ragione dell’andamento dell’epidemia, nonché dello stato di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini, con particolare riferimento alle persone anziane e alle persone fragili, con deliberazione del Consiglio dei ministri, sono possibili determinazioni in deroga”. in sostanza, le misure stabilite “possono essere modificate”, in base all’andamento dei contagi e della campagna vaccinale.

Ma i numeri restano preoccupanti: con 23.904 nuovi positivi al coronavirus, a fronte di 351.221 tamponi. Nelle ultime 24 ore sono stati 467 i decessi, con il tasso di positività al 6,8%, in aumento dell’1,5% rispetto a martedì. Live calo invece per le terapie intensive (-6), mentre sono 51 in meno i posti occupati nel reparti Covid.

Sul fronte scuola: dal 7 al 30 aprile, si torna in classe fino alla prima media, zone rosse comprese, e i governatori non potranno emanare ordinanze più restrittive per sospendere l’attività in presenza, come successo molte vole nei mesi scorsi.

Stop alle visite a parenti e amici in zona rossa fino al 30 aprile (per un massimo due persone, oltre ai minori di 14 anni conviventi): visite che invece saranno consentite nel weekend di Pasqua quando tutta Italia sarà comunque rossa. Le visite, sempre una sola volta al giorno e sempre non oltre le due persone, saranno invece consentite in zona arancione, ma solo all’interno del comune di residenza.

Obbligo di vaccinazione per chi esercita “le professioni sanitarie e per gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali”. Per chi rifiuta scatta lo spostamento a “mansioni, anche inferiori” con il “trattamento corrispondente alle mansioni esercitate”. Se questo non è possibile, “per il periodo di sospensione non è prevista retribuzione”, mentre durerà al massimo sino al 31 dicembre del 2021 la sospensione dei sanitari no-vax. La sanzione scadrà prima se gli interessati ci ripenseranno e si sottoporranno alla vaccinazione o comunque al completamento del piano vaccinale.

Intanto secondo l’Ema non emerge alcun rischio specifico legato all’età per il vaccino AstraZeneca. Il chiarimento è arrivato dopo la decisione della Germania, di somministrare il siero solo alle persone over60.

Secondo la direttrice dell’Agenzia, Emer Cooke: “i benefici del vaccino di AstraZeneca superano i rischi”, ma sottolinea, “continuiamo a monitorare la sicurezza e l’efficacia di tutti i vaccini”. Il vaccino AstraZeneca sempre secondo la Cooke, non è controindicato per le donne in gravidanza, tuttavia è consigliato un consulto con un medico prima di assumere “qualsiasi vaccino”. Quanto all’età, ha detto: “non ci sono prove che giustificano restrizioni nell’uso del vaccino nelle diverse classi di età. “La nostra analisi sui casi molto rari di trombosi continua e le conclusioni arriveranno prossima settimana”.