Calciomercato, i giocatori stranieri in Russia ed Ucraina possono svincolarsi subito

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Il calciomercato, che ufficialmente apre il 1 luglio, potrebbe subire un’accellerata in queste settimane, complice la guerra in Ucraina. Dopo la decisione della Fifa di non far disputare le partite valide per i play-off di qualificazione a Qatar 2022 che vedevano coinvolte la Russia e l’Ucraina, opposte a Polonia e Scozia, arriva una nuova decisione che riguarda i trasferimenti e soprattutto gli svincoli dei tesserati.

La Federazione Internazionale ha infatti deciso che i calciatori e gli allenatori stranieri impiegati nei campionati russo e ucraino vedranno i loro contratti “sospesi” fino alla fine della stagione, e potranno quindi impegnarsi liberamente altrove. Vuol dire, in parole povere, svincolarsi ora per poter andare a giocare in altri campionati, e mettersi al sicuro. La Fifa spiega che “l’obiettivo è facilitare la partenza di tutti coloro che non hanno trovato un accordo con i propri club, edm avranno quindi diritto di sospendere unilateralmente il contratto di lavoro fino al 30 giugno 2022, e potendosi impegnare in un altro campionato entro il 7 aprile”. Stessa cosa per quanto riguarda gli allenatori ed i giocatori stranieri che militano nel campionato ucraino, che, continua la Fifa, “beneficeranno della stessa disposizione, per consentire loro di lavorare e percepire uno stipendio, mentre tutelano i club ucraini fermati dagli scontri”.

Trattamento diverso anche per i giocatori minorenni. La Fifa ha deciso infatti che saranno trattati come “minori rifugiati”, e potranno così accedere al mercato internazionale di solito chiuso agli under 18. La Russia, nelle parole dei suoi comitati sportivi e dopo essere stata bandita da tutte le competizioni sportive, ha annunciato ricorso al TAS di Losanna contro la decisione della Fifa, che intanto “ha ribadito la sua condanna dell’uso della forza da parte della Russia in Ucraina e ha chiesto una pronta cessazione delle ostilità”.