Europa League: tutti per Diego, il Napoli lo onora. Roma già qualificata, pari Milan

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Tutti per Diego anche nel giovedi di Europa League: quarto turno della fase a gironi. Riflettori puntati ovviamente su Napoli e sul San Paolo che presto si chiamerà “Stadio Diego Armando Maradona”.

I partenopei onorano la memoria del “Pibe de oro” con una vittoria per 2-0 contro i croati del Rijeka; un successo che vale il primato nel raggruppamento. Nell’altra sfida del gruppo, 0-0 in Olanda tra AZ Alkmaar e Real Sociedad. Adesso azzurri primi con 9 punti davanti a Real Sociedad (7) e Az (7). Rijeka sempre a zero e fuori dai giochi. A Fuorigrotta, Politano propizia il vantaggio, chiude la pratica il messicano Lozano.

Napoli-Rijeka non poteva essere e non è stata una partita come le altre. Un’atmosfera particolare avvertita anche dai giocatori ospiti. La città di Napoli è un enorme cuore che pulsa per Dieguito e lo stadio vuoto ne raccoglie gli echi che arrivano dall’esterno. All’interno dell’impianto, una foto sui maxischermi con un Maradona sorridente in maglia azzurra. Un Diego orgoglioso, petto in fuori e con il primo scudetto in bella evidenza. Nel prepartita invece risuonano le note delle sue canzoni preferite, come: “La mano de Dios”, struggente, e “Live is life”, che Maradona amava per il riscaldamento.

La grande emozione del minuto di raccoglimento. Tutti i giocatori del Napoli che indossano la maglia numero 10 e un silenzio davvero irreale che si avverte anche all’esterno dove si trovano centinaia e centinaia di napoletani in barba ai divieti anti-Covid. A seguire, toccanti i cori più famosi e gettonati come: “O mamma, mamma, mamma sai perché…”. Sul campo invece del talento spaziale di Maradona non c’è niente. La squadra di Gattuso archivia la pratica con una vittoria non entusiasmante però preziosa in chiave qualificazione ai sedicesimi di finale. Una vittoria che rappresenta anche una bella iniezione di fiducia in vista dell’imminente  gara di campionato contro la Roma.

Vince anche la Roma corsara in Transilvania contro il Cluj. Veretout entra nella ripresa e i giallorossi volano dopo che il primo tempo si era chiuso sullo 0-0. Il 2-0 contro i rumeni vale l’accesso ai sedicesimi di finale con due turni d’anticipo. Fonseca in piena emergenza, soprattutto in difesa, schiera le seconde linee che rispondono bene. Poi nel secondo tempo l’ingresso di alcuni big regala i tre punti ai capitolini. In particolare, il francese causa l’autogol di Debeljuh e trasforma il rigore che chiude la gara. Un penalty che si era procurato il solito asso armeno Mkhitaryan. CSKA Sofia-Young Boys 0-1. Roma capolista e già qualificata con 10 punti, Young Boys 7, Cluj 4, CSKA 1.