Italvolley sul tetto del mondo: battuta la Polonia campione in carica

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L’Italvolley maschile torna sul tetto del mondo dopo 24 anni. Un risultato storico centrato dalla nuova generazione d’oro azzurra. Daniele Lavia, Alessandro Michieletto e Yuri Romanò sono gli autentici trascinatori della squadra di coach Fefé De Giorgi, che batte 3-1 la Polonia in rimonta e trionfa. Infatti, dopo aver perso il primo set 22-25, i campioni d’Europa reagiscono prendendosi gli altri tre set con i seguenti punteggi: 25-21, 25-18 e 25-20. Per l’Italia si tratta del quarto titolo mondiale.

Un traguardo straordinario. Dunque, per centrare questo storico successo, alla guida della Nazionale di pallavolo maschile italiana serviva un uomo della generazione d’oro, quella dei tre titoli mondiali consecutivi: 1990, 1994 e 1998. Parliamo di mister Fefè De Giorgi. Nella caldissima Katowice, con un autentico tifo da stadio per i padroni di casa giustizieri del Brasile in semifinale, gli azzurri partono bene.

L’avvio di match. Il primo set è combattuto punto a punto e sono gli azzurri a effettuare lo strappo decisivo, prima con Romanò e poi con Michieletto: si arriva al 21-17, ma la Nazionale subisce un blackout che favorisce il rientro degli avversari. L’ace di Bienek sancisce il 21-21, l’inerzia del set gira completamente e la Polonia si prende il primo set con il punto decisivo firmato da Sliwka.

Avvio-sprint per i polacchi nel secondo parziale. Un netto 3-0 che rischia di mettere ko gli azzurri. De Giorgi a questo punto scuote i suoi dalla panchina, Lavia risponde bene dal campo e aggancia i polacchi: 7-7. Si lotta anche qui, azione dopo azione, con continui ribaltamenti di fronte e pareggi: la Polonia torna sul +3, l’Italia la riprende con un ace di Giannelli e scatta fino al 25-21 finale. E’ l’inizio della fine per i polacchi.

Michieletto si risveglia e suona la carica. Nel terzo set Anzani porta l’Italia sul 19-15. Inutile e timida la reazione avversaria: gli azzurri si ritrovano con sette set point e chiudono sul 25-18. Il quarto set è una vera e propria sinfonia italiana: Balaso difende magistralmente, Michieletto e Romanò stendono la Polonia con l’ausilio di Lavia, top-scorer con 19 punti. L’Italia reagisce a ogni tentativo di rientro dei padroni di casa e vince al secondo di cinque match-point. Italia campione del mondo: un autentico passaggio di consegne con la forte Polonia reduce da due trionfi mondiali di fila.