La Serie A muove i primi piccoli passi dopo oltre due mesi di stop per l’emergenza coronavirus

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

La Serie A muove i primi piccoli passi dopo oltre due mesi di stop per l’emergenza coronavirus, favoriti dall’ordinanza regionale del 30 aprile dell’Emilia Romagna, capofila nell’anticipare a lunedì l’inizio della fase 2 del calcio, previsto per il 18 maggio nei piani del Governo Conte.

L’ordinanza consente da domani agli atleti di allenarsi in forma individuale e nel rispetto delle norme di distanziamento sociale senza alcun assembramento in strutture a porte chiuse.

Da lunedì il Sassuolo apre il Mapei Football Center ai tesserati che vorranno allenarsi individualmente: sedute volontarie, dunque, con accesso consentito a sei calciatori ogni ora su tre diversi campi del centro sportivo (uno su ogni metà campo). Interdetti accessi a spogliatoi, palestre e uffici.

Martedì sarà la volta del Bologna. In una nota della società emiliana si legge: “a partire da martedì 5 maggio i giocatori della prima squadra avranno la facoltà di proseguire l’attività individuale di mantenimento anche sui campi del centro tecnico N. Galli.

Sarà dunque consentito agli atleti esclusivamente l’accesso ai campi, nel rispetto delle norme di distanziamento, mentre spogliatoi, palestra, uffici e tutti gli altri ambienti resteranno chiusi. Non saranno presenti – si aggiunge – l’allenatore e i collaboratori tecnici”.

Anche il Parma dalla prossima settimana torna ad allenarsi. Lo ha annunciato il club con una nota sul suo sito internet facendo riferimento sempre all’ordinanza della Regione Emilia Romagna. “Dalla prossima settimana gli atleti della prima squadra potranno avvalersi, su base volontaria, dell’opportunità di utilizzare il Centro Sportivo di Collecchio per attività motoria individuale, previo rispetto – si legge – del protocollo sanitario e del regolamento di utilizzo elaborato in collaborazione con i medici del Club”.

Il Napoli da lunedì potrebbe riprendere gli allenamenti a Castel Volturno, almeno a livello individuale. L’Unità di Crisi della Regione Campania, infatti, ha comunicato che “per quanto riguarda il Napoli Calcio, è stato gia’ trasmesso al Governo il parere favorevole della Regione allo svolgimento degli allenamenti purche’ vengano garantite pienamente tutte le esigenza di tutela sanitaria. Per correttezza di rapporti la Regione ha inteso inviare preventivamente al Governo questa valutazione, sollecitando ad horas la condivisione, per poter consentire la ripresa dell’attività già da lunedì”.

Via libera anche dalla Regione Lazio, a partire dal 6 maggio, e subito dopo l’ordinanza la società giallorossa ha pubblicato su Twitter un comunicato con il quale ha ringraziato il Presidente Zingaretti annunciando la ripresa delle attività partendo da visite mediche e sedute individuali. La squadra di Inzaghi da mercoledì inizierà a svolgere sedute individuali in campo, ovviamente nel rispetto di tutte le norme di distanziamento sociale e del divieto di assembramento.

La Regione Sardegna apre agli allenamenti individuali all’interno dei centri sportivi, autorizzando un rientro in campo dei calciatori del Cagliari o dei cestisti della Dinamo Sassari. Lo ha annunciato il governatore Christian Solinas.

Il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, è invece contrario a una ripresa anticipata solo per alcune squadre. “Tornare ad allenarsi? Allo stato attuale no. E’ un tema giusto da toccare, ma in questo momento il fatto che alcune Regioni autonomamente consentano di ripartire attraverso allenamenti individuali, laddove ce ne sono altre con atteggiamento più prudente, genera una disparità ingiusta. Sarebbe bello che non ci siano slanci in avanti, non devono esserci avvantaggiati”, ha detto in una intervista radiofonica.

Anche l’allenatore della Fiorentina, Beppe Iachini, non vuole partenze a scaglioni. “Sarebbe antipatico che in alcune regioni delle squadre potrebbero iniziare gli allenamenti e altre no. Il calcio è uno sport che si basa sulla lealtà e penso che in questo momento bisognerebbe rispettare chi non può allenarsi. Penso a squadre delle zone che hanno avuto più difficoltà. E’ giusto ripartire tutti insieme”, ha aggiunto Iachini.

La Regione Liguria aveva emesso un’ordinanza più permissiva in vigore dal 27 al 3 maggio, toccando il tema dello sport ma senza fare cenno agli allenamenti individuali nei centri sportivi dei club. Si attende però a breve una nuova ordinanza per la prossima settimana, e la questione degli allenamenti nei centri sportivi è oggetto di discussione in queste ore.

Ordinanze ufficiali non sono ancora state pubblicate, per cui restano in attesa i club di Veneto (Hellas Verona), Lombardia (Atalanta, Brescia, Inter e Milan) e Piemonte (Juventus e Torino).

Il ministro per lo sport, Vincenzo Spadafora, ha però scritto una lettera al comitato tecnico scientifico della Protezione Civile, a seguito delle ordinanze regionali, chiedendo “di tornare a valutare la possibilità che le linee guida sullo svolgimento da lunedì degli allenamenti per gli atleti di interesse nazionale dei soli sport individuali vengano applicate anche a quelle degli atleti degli sport di squadra”. Una risposta del Cts è attesa a breve.