Mondiale Under 20: Italia, finale storica. Corea del Sud battuta, ora c’è l’Uruguay

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Argentina, l’Italia Under 20 fa la storia: gli azzurrini volano per la prima volta alla finalissima dei Mondiali di categoria. E’ un capolavoro del gioiellino Pafundi ad affondare la Corea del Sud. Simone Pafundi: 17enne centrocampista-attaccante dell’Udinese. Un predestinato. E’ un suo gol su calcio di punizione all’86′ a regalare questa sofferta ma storica qualificazione all’Italia. Prosegue, dunque, il bel momento del calcio italiano; ora speriamo che l’esito della finale stavolta sia diverso rispetto a quello, sfortunatissimo, delle finali disputate in Europa League e Conference da Roma e Fiorentina.

Finisce 2-1. I ragazzi del c.t. Carmine Nunziata passano in vantaggio nel primo tempo con un altro talento italiano: il 20enne centrocampista Cesare Casadei. Poco dopo pareggia Lee su calcio di rigore segnalato all’arbitro dal Var. Poi, a una manciata di minuti dal termine, la perla di Pafundi porta gli azzurri alla finale di domenica 11 giugno contro l’Uruguay che elimina Israele vincendo 1-0. Sarà un week-end intenso per il nostro calcio visto che sabato a Istanbul è in programma la finale di Champions League Manchester City-Inter.

La partita dello stadio “Unico Diego Maradona” di La Plata. Pronti via e sono gli azzurrini a fare la partita, creando occasioni da gol con Ambrosino e Baldanzi. Al 15’ arriva lo splendido piatto destro all’incrocio dei pali in corsa e da fuori area di Casadei che il Chelsea ha strappato all’Inter. Un sigillo innescato dalla bravura e dalla furbizia di Riccardo Turicchia, interessante esterno di proprietà della Juventus, che sfrutta al massimo un errore dei sudcoreani.

Il pareggio della Corea del Sud. Al 21’ ecco invece l’ingenuità di Zanotti, che in area rifila un improvvido pestone a un avversario. L’arbitro argentino Yael Falcon Perez non vede e lascia giocare, ma, viene richiamato ad andare al monitor dal Var. E’ rigore. Dal dischetto, Seung Won Lee è glaciale per il pareggio. Al 34’ è Giovane a sfiorare il nuovo vantaggio dopo un bellissimo uno-due nel breve con Esposito.

La grande gioia azzurra. Nella ripresa gli azzurrini partono bene e trovano un “quasi gol”, come amava dire il mitico Nicolò Carosio negli anni ’30, con un colpo di testa di Prati da due passi che sembra aver oltrepassato la linea di porta al momento della respinta del portiere sudcoreano. Ma il Var, non essendoci la goal line technology, non conferma e si resta sull’1-1.

La svolta al minuto 82. Entra Pafundi e 4 minuti dopo firma il gol-partita con una fantastica punizione a giro che scavalca la barriera e si infila all’incrocio. Un’altra bella boccata d’ossigeno per il nostro calcio minato nelle fondamenta istituzionali. I giovani e molti nostri calciatori e allenatori sono bravi, è il “Palazzo” che scricchiola perchè vetusto e inquinato.