Addio a mister Vezzaro, uno spirito libero. A piangerlo anche i “suoi ragazzi” dell’hockey

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Sullo sfondo un ritaglio di giornale che celebrava i successi dei ragazzi del Continente Thiene

“Buon viaggio mister”. A scriverlo con profonda tristezza attraverso il breve ma significativo messaggio, corredato da un’immagine dei primi anni ’90 che ritrae una squadra di bambini in divisa da hockeypista, è stato proprio uno dei “suoi ragazzi”. Come ancora ad oggi, o almeno fino a pochi giorni fa, Piergiacomo Vezzaro era solito riferirsi agli appassionati bambini che a quei tempi – era il 1992 e dintorni – aveva guidato fino a conquistare vari trofeo giovanili, tra cui uno Scudetto e una Coppa Italia, con la maglia dell’Hockey Thiene.

Impiegato a lungo nel settore della grafica e cartotecnica, e conosciuto anche come “Jack” o semplicemente Giacomo negli ambienti sportivi e tra gli amici di sempre, il 62enne era in pensione da un paio d’anni. Negli ultimi mesi, però, era stato costretto ad ingaggiare una strenua battaglia contro un male difficile da affrontare, che ha avuto la meglio sul suo fisico già provato dalle terapie di cura l’altro giorno.

Lasciando nel lutto la moglie Lorella e la figlia Benedetta prime tra tutti e, appunto, anche quei “suoi ragazzi” oggi ormai sulla soglia dei quarant’anni che non potranno che ricordarlo con affetto. E i tanti cittadini thienesi, in particolare residenti nei quartieri dei Cappuccini e della Conca, che lo conoscevano da vicino. “Basta pensare che ancora adesso, a ormai trent’anni di distanza da quei tempi della categoria Esordienti, per salutarmi mi chiamava ‘capitano‘ – racconta Giorgio Casarotto, pilastro della formazione gialloblu dell’Hockey Thiene in serie A2 nazionale ai tempi nostri -, è sempre rimasto un legame speciale tra di lui e quella squadra di ragazzini, che trattava tutti quasi come un secondo papà”.

Una foto che ritrae la squadra giovanile con mister Vezzaro in piedi primo a sinistra

Da tifoso di questa disciplina sportiva su pattini a rotelle ai tempi della lotta scudetto e della Coppa Cers dell’Estel Thiene, poi associata al “Continente” come sponsor, per poi divenire dirigente e mettersi in gioco come allenatore, con esperienze in questa veste nel Vicentino anche a Montebello e Montecchio Precalcino. “Siamo vicini alla famiglia per la perdita del carissimo Jack, il suo sorriso illuminerà i nostri passi e renderà i nostri cuori più lievi” scrive il club biancoverde in un messaggio di condoglianze. Descritto come un motivatore prima ancora che un tecnico, Vezzaro metteva l’anima in qualsiasi cosa faceva. Amava la lettura e la poesia e si definiva lui stesso un libero pensatore.

Come ricorda all’indomani della morte anche il presidente – da 28 anni ormai – dell’Hc Thiene Antonio Marchioretto. “Insegnava ai ragazzi a non mollare mai, a non aver paura qualsiasi avversario e a tirare fuori grinta e carattere. Stravedeva per i suoi giocatori, tanto che lo ricordo in più occasioni saltare lo steccato per balzare in pista quando qualcosa non gli andava giù, un carattere a volte irruento ma ispirato da una grande passione: era uno spirito libero. Inoltre, devo in parte a lui la mia entrata nella dirigenza della società, quando da semplice genitore mi propose di dare una mano”.

L’ultimo saluto verrà riservato a Piergiacomo sabato mattina alle 9.30 nella Chiesa di Maria Ausiliatrice alla “Conca” di Thiene. La sera precedente, alle 19.30, sarà recitato il rosario di preghiera in suo ricordo. La famiglia ha ringraziato pubblicamente il reparto di Day Hospital dell’ospedale di Santorso per le cure prestate al congiunto, chiedendo che eventuali offerte in nome e in memoria del proprio caro siano destinate all’associazione Mama Mima, per una serie di progetti di sostegno a un villaggio in Burkina Faso, tra cui la costruzione di una scuola per i bambini.

Pier Giacomo mentre scherza con uno dei “suoi” ragazzi