Aspirante “Figaro”, documenti falsi per aprire il barber shop: scatta la chiusura

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Documenti falsi e attività da chiudere. Un barber shop situato nel cuore di Thiene è stato oggetto di un’indagine da parte del Consorzio di Polizia Locale Nordest Vicentino, a seguito di una segnalazione che ha sollevato dubbi sulla regolarità dei titoli professionali dichiarati dal titolare. L’uomo, straniero ma regolarmente residente in Italia, aveva presentato nel 2024 al SUAP comunale un’attestazione di abilitazione rilasciata da un istituto di formazione del Lazio, necessaria per avviare l’attività di acconciatore.

Gli accertamenti incrociati condotti dagli agenti hanno però rivelato gravi anomalie: il soggetto non risulta mai essere stato presente nella regione indicata, né tantomeno iscritto presso l’ente formativo citato. Gli organismi contattati per la verifica hanno confermato che il nominativo era completamente sconosciuto.
In Italia, per esercitare legalmente la professione di barbiere, è obbligatorio frequentare un corso riconosciuto dalla Regione, con partecipazione obbligatoria e superamento di un esame finale. Tale percorso garantisce non solo competenze tecniche, ma anche formazione su igiene, sanificazione degli strumenti e sicurezza sul lavoro, aspetti fondamentali per la tutela della clientela.

Le indagini hanno confermato la falsità della documentazione presentata per ottenere l’autorizzazione all’apertura. Oltre alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria, al titolare è stata elevata una sanzione amministrativa di 500 euro per mancanza dei requisiti di legge. I riscontri sono stati trasmessi al SUAP del Comune di Thiene e all’ULSS 7 “Pedemontana”, che ha avviato la procedura per la chiusura dell’attività.

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