Ballottaggio per il nuovo sindaco: domenica voto per la sfida Michelusi-Benetti, con l’incognita astensione

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Sale la tensione a Thiene in vista dell’appuntamento alle urne per il ballottaggio Benetti-Michelusi che sancirà l’elezione del nuovo sindaco della città.

Domenica 26 giugno la data fissata per gli elettori, che dalle 7 alle 23 sono chiamati ai seggi per mettere una croce sopra il candidato prescelto a governare, con la sua coalizione, una città che conta oltre 23 mila abitanti con la sua coalizione. Sarà colui che raccogliere ufficialmente il testimone da Giovanni Casarotto, primo cittadino uscente, eletto prima nel 2012 contro Mariarita Busetti e poi nel 2017 al primo turno contro Attilio Schneck.

Gianantonio Michelusi detto Giampi
Giampi Michelusi è assessore uscente della giunta Casarotto. 61 anni, libero professionista, coniugato, con due figlie e nonno, spera di succedere a chi in questi dieci anni gli ha fatto da maestro.
E’ con stima e rispetto, ma anche con soddisfazione per quanto realizzato nei due mandati insieme, che Michelusi, assessore con nove deleghe tra le quali sport e tempo libero, aeroporto e innovazione tecnologica, guarda a Giovanni Casarotto, manifestando gratitudine per il percorso fatto e grazie al quale si sente pronto a prendere in mano “le redini” di Thiene. Al primo turno Michelusi aveva portato a casa il 49,23% dei voti (4.541 voti), con cinque liste in suo appoggio: Pd (prima lista di coalizione  con il 13,36% delle preferenze  e 1.144 voti), Thien’è (seconda lista con il 10,32% delle preferenze e 884 voti), Thiene per Mano (10,31% preferenze e 883 voti), Thiene al centro (8,82% preferenze e 755 voti) e E’qua Thiene (6,53% preferenze e 559 voti).

14 giugno 2022: Michelusi (seduto) e Benetti (in piedi) in attesa dello spoglio delle ultime sezioni

La coalizione di Michelusi ha incassato in totale 4.225 voti. Il candidato consigliere più votato è risultato l’assessore uscente al sociale Anna Maria Savio (lista Thiene per mano) che ha raggiunto le 353 preferenze.Michelusi si propone come continuità e rinnovamento dell’amministrazione uscente: “Si cambia quando le cose vanno male – spiega – in questi dieci anni abbiamo realizzato numerosi progetti e compiuto opere che erano ferme da anni, come il Parco Sud. Grazie alla conoscenza della macchina amministrativa e dei progetti in corso, se sarò il prossimo sindaco di Thiene saprò mettermi al lavoro già da lunedì, garantendo prontezza, operatività, stabilità e sicurezza, conoscenza del comune, dei dipendenti e dei progetti, velocità nella nomina dei dirigenti in grado di concretizzare le scelte di giunta”.

Manuel Benetti
Presidente della Pro Loco di Thiene, geometra e libero professionista, coniugato, Benetti ha una figlia. Il suo mantra per Thiene è “vota il cambiamento”.
Fin dall’inizio della sua campagna elettorale, ha manifestato scontentezza per come Thiene è stata amministrata dalla giunta Casarotto e ora chiede un cambiamento totale, iniziando ovviamente dagli amministratori, che a suo avviso non devono avere continuità con la gestione degli ultimi dieci anni.
Al primo turno Benetti aveva portato a casa il 30,96% delle preferenze (2.856 voti e oltre 18 punti percentuali e 1.685 voti di scarto). Cinque gruppi in suo appoggio: Benetti sindaco (prima lista con il 14,39% delle preferenze  e 1.232 voti), Lega-Liga Veneta Salvini (seconda lista con il 7,74% delle preferenze e 663 voti), Fratelli d’Italia (4,15% preferenze e 355 voti), Forza Thiene (3,35% preferenze e 287 voti) e Vivere Thiene (1,81% preferenze e 156 voti).
La coalizione di Benetti ha incassato in totale 2.693 voti.
Della coalizione di Benetti, il candidato consigliere più votato è stato Andrea Busin, della lista Lega-Liga Veneta- Salvini, che ha preso 171 preferenze.
Benetti si propone come il cambiamento rispetto all’amministrazione uscente: “Dobbiamo dire basta alla innegabile mala gestione della sinistra, che ha ridotto Thiene ad un ruolo secondario nell’Alto Vicentino. La nostra squadra è affiatata e piena di professionisti con grande esperienza, cosa che sarà fondamentale per risollevare le sorti della città”.

L’incognita astensione
Nessun apparentamento ufficiale è stato siglato e i due candidati, Gianantonio Michelusi detto Giampi e Manuel Benetti correranno domenica con le loro forze.
La vera incognita che incombe sul ballottaggio di domenica 26 giugno è l’affluenza alle urne da parte degli elettori, visto anche il clima estivo, le vacanze già iniziate e i pochi stimoli che accompagnano la politica ormai da anni. Su una cosa infatti entrambi i candidati vanno d’accordo: “i cittadini vadano a votare”. E’ l’ultimo sforzo richiesto per esprimere la propria opinione sul governo di Thiene nei prossimi cinque anni e sull’importanza di andare alle urne in questi giorni si sono espressi a livello nazionale anche rappresentanti di partiti italiani e di associazioni.

I numeri del primo turno elettorale esprimono una demotivazione crescente da parte degli elettori: su 19.106 aventi diritto, solo 9.542 elettori sono andati ai seggi (il 49,94%), con 4.669 uomini su 9.315 aventi diritto (50,12%) e 4.873 donne su 9.971 aventi diritto (49,77%), distribuiti quasi in ugual misura nell’arco della giornata.
Il sindaco uscente, Giovanni Casarotto, uomo delle istituzioni, spera che non si scenda troppo sotto il 40%: mi auguro che si arrivi sopra almeno al 35% dell’affluenza” ha detto nei giorni scorsi. Impossibile fare un confronto con cinque anni fa: allora Casarotto passò al primo turno col 54,82% delle preferenze. Nel 2012 (cinque anni prima), invece, al ballottaggio che lo elesse per la prima volta primo cittadino di Thiene, andarono a votare il 54,53% degli elettori: ma sembra un’epoca fa.
La redazione di Ecovicentino ricorda che il diritto di voto è il diritto che assicura a un individuo la possibilità di manifestare la propria volontà durante un’elezione. E’ un diritto costituzionale garantito a tutti i cittadini e nella storia del mondo molte persone hanno perso la vita per poter votare. In Italia, prima dell’introduzione del suffragio universale, il diritto di voto era limitato per censo, cultura o in base al sesso.
Per avere il nome del primo cittadino, occorrerà attendere la notte fra il 26 giugno