Schianto in bici contro un veicolo commerciale. Muore sul colpo un 62enne scledense

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Ennesimo incidente stradale mortale con vittima un ciclista ieri nel Vicentino. A perdere la vita nel centro di Caltrano, ieri poco prima di mezzogiorno, è stato un 62enne di Schio – Diego Tognato il suo nome – in seguito allo scontro su un furgone commerciale. L’impatto sarebbe stato frontale, con il cicloamatore e la bicicletta sbalzati sull’asfalto dopo la violenta collisione.

Lo scontro è avvenuto in via Roma, con subito passanti e residenti del centro della cittadina altovicentina a chiamare i soccorsi al 118 e prestare aiuto all’uomo rimasto a terra. Ogni tentativo di salvarlo, purtroppo, si è rivelato inutile. Nemmeno il caschetto di protezione è bastato per garantirgli una possibilità di sopravvivenza.

La chiamata di allarme è giunta alle 11.45 di lunedì, con i carabinieri della compagnia di Thiene del nucleo Radiomobile e i colleghi della stazione di Chiuppano incaricati dei rilievi necessari sul luogo del sinistro con esiti mortali. Coinvolta in modo indiretto nell’incidente anche un’autovettura in sosta temporanea, secondo quanto emerge dai militari superata proprio da Tognato in sella alla bici appena prima dell’urto fatale.

Il tragico evento si è verificato all’altezza del civico n°64 di via Roma, dove si trova una strettoia che rende problematico il passaggio di due veicoli in contemporanea. Un tratto di strada non coperto da telecamere di sorveglianza, chiuso al traffico per un’ora nel corso dell’intervento di emergenza e degli accertamenti. Decisive saranno quindi le testimonianze della donna a bordo dell’auto e del conducente del furgone (L.B. le sue iniziali, residente a Piovene Rocchette), che potrebbe venire iscritto nel registro degli indagati per omicidio stradale, come atto dovuto.

Diego Tognato, da un paio d’anni andato in pensione, era originario di Sarcedo. Viveva a due passi dal centro di Schio nell’area vicina all’ex ospedale De Lellis con la sua famiglia, informata ieri nel primo pomeriggio della disgrazia e caduta nell’angoscia per la morte improvvisa e inaspettata del proprio congiunto. I parenti dovranno attendere il nulla osta della Procura per poter disporre della salma e organizzarne il commiato.