Il vicesindaco-avvocato diventa sceneggiatore: Brunello nelle sale con “L’invenzione della neve”

Di giorno frequenta i tribunali da avvocato e il municipio di Carrè da vicesindaco e assessore al sociale, ma nel tempo libero la passione per la scrittura ha portato Igor Brunello a fare lo sceneggiatore, tanto che a inizio settembre ha calcato i tappeti rossi della Mostra del Cinema di Venezia grazie a un film che ha esordito lo scorso fine settimana nelle sale cinematografiche, “L’invenzione della neve“.

In film – presentato a Venezia nelle Giornate degli Autori e  arrivato nelle sale cinematografiche il 14 settembre – è protagonista questo fine settimana di alcuni eventi speciali in provincia di Vicenza, alla presenza di attori e autori: il 22 al Cinema Odeon a Vicenza, questa sera 24 settembre al Cinema Campana di Marano Vicentino, domani sera 25 settembre al Metropolis a Bassano.
Un film delicato del regista Vittorio Moroni, scritto con Luca De Bei e Igor Brunello e distribuito da I Wonder Pictures. Un lungometraggio sulla vita e sulle fragilità umane, arricchito dalle animazioni 
di Gianluigi Tocca fondo, con Elena Gigliotti, Alessandro Averone, Anna Ferruzzo, Eleonora De Luca, Anna Bellato e Carola Stagnaro(Italia – 2023 – 117’)

Il film racconta la storia di Carmen, una donna, recita la sinossi del film, “che ama troppo intensamente, troppo a modo suo e il mondo non glielo perdona”. Lei e Massimo si sono lasciati, ma Carmen continua a considerarlo l’uomo della sua vita. Adora Giada, la figlia che hanno avuto insieme e che adesso ha cinque anni. La bambina è stata affidata al padre, alla madre il permesso di vederla una volta ogni quindici giorni. Carmen non ci sta: sa di aver commesso degli errori, ma anche di essere una buona madre e non permetterà che il destino si ripeta, che accada di nuovo quello che le è successo da bambina. Se il mondo la vuole distruggere, lei trasformerà il mondo.

“Ho conosciuto Vittorio Moroni nel 2004: l’abbiamo invitato al Festival cinematografico di Gallio – racconta Brunello, che nella vita fa l’avvocato con specializzazione nella normativa che riguarda l’immigrazione – col suo film d’esordio e siamo rimasti in contatto. La scrittura per me è rimanere in contatto con la mia creatività e così quando mi ha proposto di partecipare alla sceneggiatura e mi ha mandato la bozza, ho accettato. Ma ci tengo a dire che io ero solo l’ultimo arrivato in un team di professionisti”.

Foto di gruppo a Venezia per la squadra de “L’invenzione della neve”

“E’ un’esperienza che mi è molto piaciuta. e questo piccolo film – spiega ancora Brunello – è quanto di più collettivo io abbia mai vissuto. Carmen non è solo tante donne. Ma anche tanti uomini che trovano tracce di sé in questo vivere ostinato, disordinato e imperfetto. Che ci fa spesso navigare verso un passato da cui vogliamo andare via. E’ un film sull’importanza di non giudicare le persone e le vite che ci possono sembrare ‘strambe’ o estreme. Contribuire alla sceneggiatura èer me è stato un tornare a respirare“.