Lo “strano” caso di Carrè. Come nel 2019 una sola lista: ma stavolta per “errore”

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Sarà solo la formazione dell’attuale sindaca Valentina Maculan a correre per una riconferma il prossimo 8 e 9 giugno a Carrè: l’ufficialità dopo la pronuncia dell’Ufficio Elettorale Provinciale che ha di fatto escluso la lista “Noi per Carrè” dalla competizione elettorale per quello che è stato descritto come un “errore burocratico”. Annunciata soltanto agli inizi del mese di maggio, la formazione civica con al timone Mario Fabrello, dovrà dunque restare ferma ai box per almeno altri cinque anni.

Una doccia fredda per il 57enne già assessore con l’amministrazione Dal Cero e candidato come sindaco anche dieci anni fa, quando ad avere la meglio in una sfida a quattro, fu per soli venticinque voti un giovane Davide Mattei poi ritiratosi per la mancata fusione con Chiuppano. E se è palpabile la delusione dello sfidante “mancato”, sono poche le parole che lo stesso si sente di dire anche a nome di un gruppo profondamente deluso dall’impossibilità di offrire un’alternativa al paese: “Non cerco la polemica, anzi mi assumo la responsabilità di un errore iniziale – spiega amareggiato Fabrello – ma mi chiedo come possa essere che nei giorni successivi al deposito avvenuto martedì scorso, nessuno se ne sia accorto in tempo da consentirci di porre rimedio”.

Rinnova invece da subito l’appello del 2019 la civica Impegno Comune, preoccupata di raggiungere il quorum ed evitare il commissariamento del paese: il decreto-legge n. 41/2022 stabilisce infatti che siano eletti tutti i candidati consiglieri compresi nell’unica lista ammessa e il candidato sindaco collegato purché la lista stessa abbia riportato un numero di voti validi non inferiore al 50 per cento dei votanti e il numero dei votanti non sia stato inferiore al 40 per cento degli elettori iscritti nelle liste elettorali del comune” e che ai fini del calcolo di tale quorum “per la determinazione del numero degli elettori iscritti nelle liste elettorali del comune non si tiene conto degli elettori iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE) che non esercitano il diritto di voto”.