Caso Scarpellini, le minoranze invocano il Consiglio straordinario. E Schio prepara il posto

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

“Si interrompa l’imbarazzante immobilità e assenza di comunicazione di questa Amministrazione”. E’ un appello di poche righe quello che le varie voci della minoranza thienese rivolgono al Sindaco Giampi Michelusi: poche ma dure e circostanziate, a confermare un clima politico divenuto ancor più aspro dopo la deflagrazione quasi improvvisa del caso “Scarpellini”, intenzionato a lasciare Thiene alla fine di questo anno.

Un danno enorme secondo l’opposizione che chiede al primo cittadino quella chiarezza che finora non ci sarebbe stata e che avrebbe portato alla decisione “estrema” del comandante della Polizia Locale: considerazioni che Giovanni Scarpellini – così come comunicato ufficialmente dallo stesso – avrebbe già esternato al Consiglio di Amministrazione del Consorzio lo scorso 16 giugno, ma che non sarebbero state recepite dai convenuti.

Un corto circuito anche mediatico nel quale assieme alla contestazione eccepita dalla Corte dei Conti che avviava ancora quasi un anno fa accertamenti sulla tipologia del contratto applicato per la figura del Comandante del Consorzio di Polizia Locale Nordest Vicentino, si sono insinuate presunte “pressioni” che il Comune di Thiene avrebbe fatto a Scarpellini per un maggiore “impegno” dei suoi uomini sul tema contravvenzioni. Un caldo invito a “fare cassa” che di fatto però non ha trovato conferme nè nel Sindaco Michelusi, nè nella sindaca di Fara Vicentino Teresa Sperotto in quanto membro del CdA, nè nello stesso Scarpellini.

Ma tanto è bastato per attizzare il fuoco della polemica dove restano comunque irrisolte delle legittime aspettative di un ruolo, quello del comandante, la cui corretta configurazione contrattuale per il lavoro reso sul campo sarebbe stata quella del dirigente.

Un fuoco che la minoranza è tutt’altro che intenzionata a spegnere, in un’inedita versione unitaria a sollecitare la convocazione di un consiglio comunale ad hoc : “Il consorzio di Polizia Locale NEVI è il nostro fiore all’occhiello e pensiamo che le dimissioni del Comandante Scarpellini” – scrivono Benetti, Cunico e Chiariello della lista Benetti Sindaco, Busin della lista Lega Liga Veneta, Scanavin e Mojentale della lista Giulia Scanavin Sindaco per Thiene – avranno gravi ripercussioni soprattutto sulla sicurezza. Siamo preoccupati perchè questo accade in un periodo in cui sono in aumento i reati e l’illegalità in genere nel nostro territorio.
Tutta la minoranza chiederà al Sindaco Michelusi, quale rappresentante del Comune più importante del Consorzio nonché Presidente del CDA dello stesso, quali siano i motivi che hanno portato alle presunte dimissioni del Comandante Scarpellini e cosa intenda fare per convincere il Comandante a ritirarle.

QUI SCHIO. Se a Thiene le acque sono agitate al punto da spingere il Comandante Scarpellini a fare la valigie, è tutt’altra la situazione di Schio dove il Consorzio di Polizia Alto Vicentino, ha approvato giusto tre settimane fa il piano triennale dei fabbisogni del personale, prevedendo già per il 2024 la figura di un dirigente. Una figura che calzerebbe con quanto ambito da Scarpellini a quel punto libero da vincoli con Thiene: di mezzo un concorso pubblico al quale comunque il plenipotenziario della locale potrebbe accedere col massimo credito.
Quasi un derby ad accaparrarsi una figura di indubbia competenza: non senza qualche scetticismo di chi vede negli amministratori del consorzio scledense, molti uscenti a fine mandato a voler forzare la mano nel dirimere questioni sostanziali a pochi mesi da un voto amministrativo pesante.

L’eterna lotta tra politica e tematiche che forse richiederebbero solo praticità al netto di strategie: in attesa di dipanare ancora quella foschia che ancora non svela tutti i contorni di una vicenda che difficilmente passerà senza qualche inevitabile conseguenza.

I veri motivi dietro le dimissioni di Scarpellini: un controllo della Corte dei Conti