Il diritto di scegliere nel ricordo di Eluana Englaro. Una serata con ospite il padre

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Un'immagine di Eluana Englarao prima dell'incidente

La testimonianza di un padre, il racconto della lunga sofferenza della figlia, i risvolti del “caso Eluana Englaro” in tema di diritto alla vita e di accompagnamento alla morte assistita. Una serata profonda di significato attende i thienesi ma non solo, organizzata dall’associazione di promozione sociale e culturale ALMA.THI e che si terrà venerdì 2 marzo (ore 20) in Auditorium Fonato ad ingresso libero. Si affronterà il tema cruciale del biotestamento con ospite Beppino Englaro, papà di Eluana, la ragazza lombarda costretta allo stato vegetativo per 17 anni, in seguito ad un incidente stradale, divenuta simbolo di un’epoca di dibattiti sull’accanimento terapeutico e sul testamento biologico.

L’incontro è intitolato “Il diritto di scegliere. Riflessioni sulle disposizioni di fine vita” e nasce sulla scia di uno degli obiettivi fondamentali per ALMA.THI, vale a dire diffondere cultura affrontando tematiche che possono risultare scomode o difficili perché toccano la sofferenza delle persone. La storia di Eluana Englaro, deceduta nel 2009 a 39 anni di cui 17 trascorsi prima in coma e poi in stato vegetativo, da interpretare come punto di partenza e di approccio per un confronto utile a dipanare aspetti e temi legati al biotestamento, al contesto legislativo-sanitario attuale con un approfondimento attento alle cure palliative e agli orizzonti futuri.

La serata inizierà con una breve sintesi del percorso, anche legislativo, del caso Englaro,
grazie all’intervento della dottoressa Emilia Laugelli, psicoterapeuta. Seguirà l’intervista a
Beppino Englaro con la giornalista Cinzia Zuccon, che farà anche da moderatore della
serata, e si proseguirà con gli interventi della dottoressa Amalia Simari, medico palliativista, e dell’avvocato Igor Brunello, esperto in materia.