Elezioni comunali, tra 40 giorni si va al voto in 10 comuni vicentini: Thiene e Romano i più “popolosi”

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Immagine dal portale di notizie de "La Repubblica"

Seggi elettorali aperti domenica 12 giugno in 10 comuni del Vicentino per il rinnovo dei consigli comunali e della carica di sindaco. L’unica realtà che conta all’anagrafe alla data di indizione delle votazioni più di 15 mila abitanti, e quindi sarà interessata da un eventuale ballottaggio per eleggere il primo cittadino, è la città di Thiene (23.250 abitanti). Solo qui, in pratica, verrà richiesta la maggioranza assoluta (50% più uno) per l’elezione diretta. Per gli altri turno unico con “vittoria” al candidato che otterrà il maggior numero di preferenze valide.

Esclusi dal sistema maggioritario a doppio turno – salvo improbabili casi di parità di voti – solo per pochi aventi diritto sono Romano d’Ezzelino e Rosà nel Bassanese, che contano oltre 14 mila residenti. In ordine di popolazione gli altri paesi al voto sono Marano (9.700), Sandrigo (8.400), Brendola (6.700), Sarego (6.600), Villaverla (6.200), Val Liona (circa 3.000) e Schiavon, il più piccolo del lotto. Si tratta del solo ente locale che rinnova le cariche amministrative non per scadenza naturale dei mandati accordati nel 2017: qui si designerà infatti il successore di un primo cittadino deceduto: la compianta Mirella Cogo, scomparsa lo scorso ottobre 2021 dopo 12 anni e mezzo alla guida del paese.

Tra sindaci non rieleggibili – come esempi citiamo Giovanni Casarotto a Thiene e Ruggero Gonzo a Villaverla nell’Altovicentino – per il doppio mandato in via di conclusione e guide locali che si ricandidano come a Marano e Romano d’Ezzelino, si stanno definendo i dettagli in questi giorni di campagna elettorale in ambito locale, in vista dell’apertura dei seggi il prossimo 12 giugno. Si voterà dalle 7 alle 23 in giornata unica. In caso di ballottaggio a disposizione dei “belligeranti” due settimane per un nuovo step di campagna elettorale e stringere alleanze, con seconda scheda a disposizione dei votanti domenica 26 giugno. Lo spoglio darà precedenza ai risultati referendari alla chiusura delle urne, si andrà a lunedì 13 giugno per le amministrative.

Da ricordare infine che in concomitanza con le elezioni comunali – queste ultime solo dove previste e quindi nel Vicentino nelle città e paesi citati -, si svolgono in tutta Italia e quindi in tutte le località del Vicentino anche i consulti sui 5 referendum. Gli aventi diritto al voto dovranno esprimersi sui quesiti riguardanti custodia cautelare, separazione delle carriere dei magistrati, elezione del Csm, consigli giudiziari e incandidabilità dei politici condannati. Tornando alle elezioni comunali in Veneto si vota in 86 realtà territoriali, pari a circa il 15% del totale, tra cui i capoluoghi di provincia Verona, Padova e Belluno. Inoltre si annoverano Feltre, Abano, Mirano, Jesolo, Mira, Vigonza e appunto Thiene gli altri comuni più grandi in regione (sono 23 sopra la soglia dei 15 mila abitanti) chiamati ad assegnare seggi dell’assemblea locale e consegnare la fascia tricolore ai nuovi primi cittadini.

Istruzioni per il voto. Una volta giunti al seggio si riceverà una sola scheda per eleggere sia il sindaco che i consiglieri comunali. Sulla stessa è già stampato il nome del candidato sindaco, con accanto i simboli delle liste che lo appoggiano. Il voto si esprime tracciando un segno sul contrassegno di lista o sul nominativo del candidato sindaco. Da ricordare che non è possibile votare per un candidato di sindaco diverso da quello collegato alla lista e che i voti conseguiti dallo stesso aspirante sono attribuiti alla lista ad esso collegata.

Per i comuni inferiori ai 5.000 abitanti si può esprimere la preferenza per un candidato al consiglio comunale, scrivendo il cognome nella apposita riga affiancata al simbolo della lista. Per i comuni compresi tra 5.000 e 15.000, si possono esprimere due preferenze ma in tal caso suddivide per genere. Nel caso siano due, infatti, esse devono riguardare candidati di sesso diverso all’interno della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.