Nicola Retis e il triathlon: sono “loro” i primi protagonisti di Break Point in webradio

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Break point, iniziativa editoriale tutta nuova inaugurata con l’avvento della primavera 2022, vuole portare un po’ di aria fresca e voci di protagonisti originali nel panorama degli approfondimenti sportivi del Vicentino. Un appuntamento settimanale offerto da Radio Eco Vicentino e condotto da Omar Dal Maso, che vuole parlare e raccontare di ogni sport attraverso un punto di vista originale e in stile colloquiale rispetto ad altri programmi televisivi o radiofonici, puntando a scoprire le discipline magari meno seguite dal grande pubblico, ma che coinvolgono e vengono praticate dai vicentini, e tante curiosità e personaggi a cui prestare il microfono e farci prestare la voce per un’ora.

Ascolta “Delta Sport Performance: scopriamo il triathlon con Nicola Retis” su Spreaker. Ad inaugurare la passerella di ospiti in webradio un esempio di “multitasking” sul piano sportivo, insieme atleta e allenatore. Nicola Retis è un 30enne di Schio appassionato da sempre di sport. Dopo aver praticato nuoto agonistico si è laureato in scienze motorie e da qualche anno è approdato al triathlon, sport che comprende svolgimento di tre discipline diverse: nuoto, ciclismo e corsa: “Da una passione ne scaturiscono tre – spiega Nicola ai microfoni della radio -. Il triathlon è uno sport dinamico, per così dire iperattivo rispetto al nuoto che personalmente praticavo prima, perchè si è sempre in movimento, si sta all’aria aperta, si corre, si va in bicicletta, si fanno un sacco di cose.”

Il triathlon è una disciplina olimpica, le distanze da percorrere sono fissate in 1,5 km di nuoto, 40 km di bici e 10 km di corsa. La successione delle varie specialità ha un ordine preciso: “Si parte dal nuoto, ci si butta in mare tutti insieme fino a raggiungere la prima boa, poi la bicicletta e infine la corsa; a collegare il tutto ci sono le transizioni dove si ci cambia da uno sport all’altro: questi passaggi devono essere velocissimi, spesso in questa fase si decidono le sorti delle gare – racconta Retis -. Per praticare questo sport serve elasticità mentale, bisogna sapersi adattare a tutte le difficoltà, dall’onda in mare troppo alta, alla curva sul ghiaino in bicicletta, alla corsa sullo sterrato o sulla sabbia”.

Il triathlon è uno sport che può essere praticato anche dai più piccoli: “Si inizia con una vasca a nuoto, un kilometro in bici e 200 metri di corsa: sono quindi distanze molto brevi – chiarisce l’atleta scledense -, un aspetto positivo di questo sport è che multidisciplinare e consente ai ragazzi di provare più specialità senza fossilizzarsi su una singola attività”.  Il triathlon è molto spesso associato a un altro sport denominato Ironman, le discipline sono le stesse ma le distanze da percorrere sono portate all’estremo: gli atleti devono affrontare 4 km di nuoto, 180 km di bici e poi completare una maratona di corsa. Esistono ulteriori varianti come il duathlon che comprende solo la corsa e la bicicletta o come l’aquathlon che prevede nuoto e corsa. Esiste e anche una versione invernale, il winter triathlon che abbraccia corsa, bici e sci da fondo.

Nicola Retis fa parte del direttivo di Delta Sport Performance, associazione sportiva con sede a Schio nata nel 2018:” Non ci limitiamo soltanto al triathlon, ma iniziamo ad approcciarci ad altre discipline sportive; abbiamo 120 tesserati dai 6 ai 70 anni – racconta Nicola -. La motricità è come un imbuto in cui vanno inserite tantissime cose nei primi anni di vita; i ragazzi devono fare più esperienze possibili, poi via via che diventano grandi è giusto che si specializzino”. La metodica tipica del triathlon consente all’atleta di essere molto duttile, senza il limite di doversi concentrare in un’unica attività.

Foto delta4sport.com

All’interno dell’associazione Delta Sport Perfomance è inserito un progetto chiamato AirFlow: il compartimento tecnico dalla squadra Delta formato da due massaggiatori e due preparatori atletici: “Noi cerchiamo di dare supporto agli atleti sia da un punto di vista fisico con delle tabelle di allenamento ma anche dando importanza al recupero in modo da prevenire infortuni”. Un altro aspetto importante per l’associazione sportiva è l’inclusione: “Pensiamo che anche coloro hanno delle patologie riescano a fare allenamenti insieme a tutti gli altri atleti- conclude Nicola Retis – grazie al progetto Indomitri organizzammo delle sedute di allenamento in cui le persone con difficoltà si allenano con i normodotati, in modo da far uscire tutte le loro potenzialità”.

Andrea Falcone