In arrivo la bodycam per gli agenti di polizia del Consorzio Ne.Vi. Sarà subito operativa

Sono già entrate nella dotazione delle apparecchiature tecnologiche della polizia locale Nord Est Vicentino le 42 minitelecamere note in lingua anglosassone come bodycam. Presentate ieri mattina alla stampa nella sede del comando a Thiene in via Rasa, hanno avuto un costo complessivo di 36 mila euro più Iva, per quasi la metà coperto da un fondo della Regione Veneto. Riprenderanno gli scenari di azione degli agenti sia in modalità video che in quella audio e i filmati digitali potranno essere acquisiti come elementi di prova dalle procure di giustizia.

Saranno attivabili manualmente dagli agenti che le indosseranno sul taschino della divisa d’ordinanza ad altezza uomo ma solo in caso di eventi critici, come spiegato, vale a dire quando necessario e non sistematicamente. Coperto il turno di servizio, con autonomia di 10 ore di batteria. Le bodycam poi dispongono di un sofisticato software che permette di recuperare i due minuti precedenti alla pressione del pulsante di registrazione, uno strumento utile nelle successive indagini in caso di aggressioni improvvise o altri episodi particolari. A favorire la nuova implementazione è stata l’istanza portata avanti dalle Rsu, i sindacati di categoria, a cui è seguito il supporto di Pasubio Tecnologia nella fase di elaborazione del progetto – poi approvato nel bando regionale – e una volta deliberato il finanziamento.

Soprattutto, come più volte ribadito ieri in sede di presentazione condotta dal Comandante Giovanni Scarpellini insieme ad alcuni amministratori locali dei comuni consociati, le cam vogliono costituire un deterrente verso chi intende usare violenza. La speranza consiste nel fatto che, sapendo di essere ripreso da una telecamera, un malvivente ci pensi su due volte prima di commettere un reato di fronte a uno degli agenti. La nuova dotazione sarà suddivisa in 24 dispositivi ad uso di servizio per l’organico in forza a Thiene, mentre 7 a “testa” sono stati destinati alle sedi periferiche di Sandrigo e di Monticello Conte Otto che fanno capo al consorzio Nord Est Vicentino. Ente a partecipazione pubblica che conta ad oggi 17 comuni consociati e altri 10 in convenzione.

Le apparecchiature fornite dal marchio Motorola non sono progettate per il riconoscimento facciale in uso in alti stati, in quanto in Italia non ne è consentito l’utilizzo su delibera del Garante della Privacy, che ne ha invece consentito l’uso “classico” come strumento di ripresa secondo i protocolli consolidati. I dati raccolti riguardano audio, video e foto delle persone riprese, data ora della registrazione e coordinate Gps, che una volta scaricati sui supporti hardware in centrale saranno in seguito disponibili su diversi livelli di accessibilità e sicurezza, per le attività di accertamento, in base alle normative. Per gli operatori basterà disporre di un badge associato al dispositivo per lo strumento considerato unanimemente necessario alla luce dei cambiamenti significativi che stanno affrontando gli agenti operativi sulle strade. Da segnalare, infine, che i dati registrati saranno cancellati in automatico a distanza di 7 giorni, salvo richiesta di “salvataggio” da parte dell’autorità giudiziaria.

Al termine della minuziosa illustrazione da parte del comandante Scarpellini, con esempio operativo di ripresa, sono stati gli amministratori presenti a commentare la novità. “Questi dispositivi costituiscono una garanzia di sicurezza a cui tenevamo molto – così ieri Maria Teresa Sperotto, sindaco di Fara, uno dei comuni consociati -, anche perchè con l’arrivo della pandemia abbiamo assistito a dei cambiamenti in peggio da parte delle gente, a volte ‘incattivita’ e i nostri operatori di polizia locale devono affrontare quotidianamente situazioni diverse rispetto ai compiti che spettavano 20 anni fa a quelli che chiamavamo ‘vigili urbani. L’obiettivo è che queste bodycam contribuiscano alla prevenzione di reati ed episodi violenti, senza dover ricorrere a finalità repressive”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il neosindaco di Thiene, Giampi Michelusi: “il Consorzio ha sempre creduto nella tecnologia e queste telecamere corporali sono sicuro contribuiranno a far lavorare i nostri agenti in condizioni migliori, fornendo inoltre un valido ausilio nella fase di indagini. L’augurio di tutti noi, a cui mi associo, è legato comunque allo strumento di deterrenza a tutto tondo”. E’ intervenuto anche Claudio Benincà, ex sindaco e attuale assessore di Monticello Conte Otto, cittadina al confine del bacino di utenza del consorzio con comando centrale a Thiene. “Sottolineo – ha detto – la compattezza dei comuni soci del Consorzio, ancora una volta affiatati nel fornire risposte alle esigenze della polizia locale che stanno mutando in base ai tempi che corrono, con compiti e situazioni da affrontare molti diversi dal passato. Questi strumenti moderni contribuiscono a migliorare ancora efficienza del servizio ed efficacia di intervento”.