Irraggiungibili telefonicamente 95 medici di base su 120: “contagiato” il call center

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I medici di famiglia sono la prima trincea nella lotta all’epidemia causata dal Covid-19, ma sono stati tanti i cittadini che fra ieri e oggi hanno cercato invano di mettersi in contatto, nell’Alto Vicentino, con il call center del proprio medico di base, senza riuscirci. In particolare, i disservizi riguardano il call center che gestisce le prenotazioni e le altre richieste telefoniche per 95 dei 120 medici di medicina generale del Distretto 2.

Ora è la stessa Ulss 7 ad informare che la causa è dovuta ad alcuni casi di positività al Coronavirus riscontrati tra gli operatori del call center, dipendenti di una società esterna specializzata in questo tipo di servizi con sede nel territorio di Vicenza.

Sono già stati effettuati i tamponi a tutti gli operatori: quelli risultati negativi stanno gradualmente già rientrando al lavoro, mentre l’azienda che gestisce il servizio sta facendo il possibile per garantire ugualmente l’attività e allo stesso tempo mettere in sicurezza il personale. In quest’ottica, sta sanificando gli ambienti e contemporaneamente sta attrezzando delle postazioni da remoto per i collaboratori, applicando per quanto possibile il telelavoro.

L’Ulss Pedemontana conferma in una nota che i disagi in corso dovrebbero andare a ridursi progressivamente, con la previsione di ritornare alla piena operatività entro la fine della settimana. Alla luce di questa situazione di temporanea difficoltà, la raccomandazione ai cittadini dell’Alto Vicentino è di contattare il call center dei medici di medicina generale solo per situazioni di reale necessità.