“Laghi tra storia e ricordi”, l’eredità di un paese nel libro che ne celebra la memoria

Evento speciale, questo pomeriggio, sabato 25 ottobre, dalle 17, presso la struttura polifunzionale del comune di Laghi: la presentazione del volume Laghi tra storia e ricordi, un’opera che celebra l’identità, la memoria e le radici di una comunità unica nel panorama veneto.

Il volume, curato da Achille Dal Molin e Ivana Ossato, con fotografie di Graziano Dal Zotto, nasce da un lungo e appassionato lavoro di ricerca storica, raccolta di testimonianze dirette e selezione di immagini rare. L’obiettivo è restituire al lettore un vivido affresco della vita a Laghi, dalle sue origini medievali fino ai giorni nostri. Il libro non è solo una cronaca, ma un vero e proprio viaggio nella memoria collettiva: dalle contrade che punteggiano la valle, alle storie di emigrazione, guerra, lavoro e resilienza che hanno plasmato il carattere dei laghesi. Durante l’incontro, gli autori racconteranno la genesi del progetto, condivideranno aneddoti e curiosità, e dialogheranno con il pubblico. Il volume sarà disponibile per l’acquisto in loco. A seguire, su prenotazione, è prevista una “cena rustica” per continuare il momento di condivisione in un’atmosfera conviviale.

Laghi è oggi il comune meno popolato del Veneto, con appena 136 abitanti. Ma la sua storia è tutt’altro che marginale. All’inizio del Novecento, la popolazione sfiorava i 1000 residenti, distribuiti in numerose contrade montane, ciascuna con una propria identità e funzione economica. Durante la Prima Guerra Mondiale, Laghi fu teatro di eventi drammatici: nel 1916, l’offensiva austro-ungarica portò all’occupazione delle contrade di Lorenzi, Molini e Vanzi. La popolazione fu costretta a evacuare, diventando profuga nelle pianure vicentine. In contrada Molini esisteva un ospedaletto da campo austro-ungarico e un piccolo cimitero militare, poi trasferito a Schio nel 1928. La valle di Laghi è ricca di testimonianze della civiltà rurale: carbonaie, calcàre, molini, segherie e caseifici turnari raccontano un’economia di sussistenza, basata su ingegno e adattamento ai pendii aspri delle Prealpi vicentine. Un vissuto che meritava di rimanere fissato tra i ricordi che non si cancellano: Laghi tra storia e ricordi restituisce voce e volto a queste realtà, con immagini che documentano la vita quotidiana, le feste, il lavoro e le stagioni della montagna. Un’eredità orgogliosa e capace, al tempo stesso, di guardare al futuro con rinnovato entusiasmo.

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