Michelusi convoca i sindaci per salutare Casarotto e pensa all’area vasta. Orsi: “17 milioni da Valdagno a Montebelluna”

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Giampi Michelusi pensa all’area metropolitana e consapevole che il tempo dei campanili è finito ha dato appuntamento in piazza Chilesotti a Thiene ai sindaci del territorio per un saluto al sindaco uscente Gianni Casarotto. In sedici sono arrivati a brindare con lui per ascoltare i suoi progetti nel caso dovesse vincere al ballottaggio di domenica prossima e diventare primo cittadino di Thiene.

Erano presenti sindaci di diversi schieramenti, da destra a sinistra, civici inclusi: da Valter Orsi (Schio) a Giancarlo Acerbi (Valdagno), passando per Franco Balzi (Santorso), Roberto Berti (Zanè), Marco Guzzonato (Marano), Luca Cortese (Sarcedo), Sandro Maculan (Zugliano), Umberto Poscoliero (San Vito di Leguzzano), Andrea Pasin (Calvene), Giordano Rossi (Velo d’Astico), Giovanni Antonio Gasparini (Salcedo), il neosindaco Enrico De Peron (Villaverla), Valentina Maculan (Carrè), Giuseppe Panozzo (Chiuppano), Loris Dalla Costa (Lugo di Vicenza), fino ad un assessore in rappresentanza del piccolo Comune di Laghi. Tutti in nome del territorio, quello della Pedemontana vicentina, e che condividono la frase di Valter Orsi, sindaco di Schio: “I prossimi sei anni saranno impegnativi e con tanti problemi e i Comuni non li potranno affrontare da soli, ognuno per conto proprio”.

E’ un Giampi Michelusi emozionato e stanco, quello che ha parlato davanti ai potenziali colleghi. Non ha nascosto le tensioni di questi giorni, l’essere arrivato a fine campagna elettorale dopo avercela messa tutta.
Il candidato che rappresenta la continuità con Giovanni Casarotto ha voluto cogliere l’occasione anche per ringraziare chi ha guidato la città (e la giunta di cui ha fatto parte lo stesso Michelusi) negli ultimi dieci anni. “L’eredità di Giovanni Casarotto è imponente. Ha fatto cose straordinarie e mi ha insegnato cose straordinarie. E’ un uomo assolutamente schietto e onesto, è uno che non dà coltellate alla schiena. Mi auguro non vada in pensione del tutto, avrò bisogno di sentirlo e confrontarmi con lui. Devo imparare molto e so che lui ci sarà. Ma avrò bisogno anche di voi – ha detto il candidato rivolgendosi ai 16 sindaci presenti. Avrò bisogno dei vostri consigli, senza l’unione del territorio non si va da nessuna parte. Ho sempre affrontato tutte le sfide con grande determinazione. Abbiamo 103 punti nel programma, e Gianni mi ha chiesto se siamo matti ad aver fatto un programma così nutrito. Spero di dare tanto alla città di Thiene, ma dobbiamo ragionare a livello di area metropolitana, così si possono anche intercettare contributi che altrimenti non si potrebbero avere. Se sarò sindaco chiedo a voi un contatto costante, per il bene del territorio e per il bene di Thiene”.

Giovanni Casarotto, condividendo quanto detto dal suo “pupillo”, ha voluto sottolineare il “grande lavoro fatto e le tante cose realizzate”.
“I fatti li abbiamo concretizzati, in questi anni, e mi auguro che Michelusi continui sulla strada che abbiamo intrapreso. Una buona amministrazione deve essere un mix tra chi ha esperienza e chi è giovane” ha detto sottolineando che chi vuole il cambiamento non ha capito che l’eventuale amministrazione Michelusi sarebbe già di per sé cambiamento.
“Giampi è la continuità che garantisce però il rinnovamento di questa amministrazione. Vedo qui anche tanti sindaci del centro destra. Bisogna avere coraggio di fare. A Thiene abbiamo migliorato tante cose. Ringrazio i colleghi sindaci perché quando c’è stato da costruire progetti sovra comunali ho trovato grande collaborazione. La politica è anche dialettica”.

Il sindaci di Schio Valter Orsi ha voluto non solo ringraziare Casarotto per la collaborazione, che a volte è stata scontro e confronto duro, ma anche Giampi Michelusi stesso, che in qualità di assessore allo Sport ha sempre collaborato con il collega scledense Aldo Munarini.
“In questi anni io e Giovanni Casarotto ci siamo confrontati tanto e non ce le siamo mai mandate a dire. La politica è anche confronto. Il territorio deve collaborare e trovare vie di mediazione e smussature. Ci siamo sempre detti le cose in faccia ma ci siamo sempre stimati. Il territorio che vuole crescere, cresce anche grazie alle sue differenze, alle sue visioni differenti. Il confronto è sempre positivo. Adesso c’è la sfida dell’Area Urbana che va da Valdagno a tutta l’area Pedemontana. In ballo ci sono 17 milioni di euro, bisogna sviluppare delle progettualità che non siano legate a singoli comuni, ma ad un’area ampia. Non entro nel merito delle elezioni di domenica. Quello che posso dire è che Giampi lo conosco da otto anni, con Aldo Munarini ha fatto un percorso importante nell’ambito dello sport. I prossimi sei anni saranno impegnativi e con tanti problemi e i comuni non potranno andare da soli, per questo c’è bisogno di compattezza territoriale e di competenza amministrativa”.

All’incontro, ma in disparte, era presente anche il consigliere regionale Pd Giacomo Possamai. Grande gratitudine verso il sindaco thienese uscente è stata espressa dal primo cittadino di Zugliano, Sandro Maculan: “Abbiamo un debito di riconoscenza verso Gianni – ha detto – per sua capacità di mettere insieme noi sindaci, dalle anime molto diverse, ha fatto un gran lavoro in questo senso in questi anni, dobbiamo essergli tutti grati”. Sulla stessa linea Franco Balzi, che ha ricordato l’eredità di Casarotto sia pesante (come detto da Michelusi) ma bella: “Gianni mancherà a me personalmente come persona per la sua simpatia, per il suo rigore e la caparbietà. Gli altri Comuni hanno bisogno di Thiene nei prossimi anni, perché non saranno certo anni facili, non sarà una passeggiata fare i sindaci, dati i problemi che ci troveremo ad affrontare”. “Casarotto ha sempre avuto un buon rapporto con i Comuni vicini – ha fatto eco il primo cittadino di Chiuppano, Giuseppe Panozzo – le Bregonze ad esempio sono un gioiello ma anche un problema, ci siamo sempre confrontarti sui problemi del territorio, dobbiamo incidere e sa soli non si va da nessuna parte”. Infine Giancarlo Acerbi, sindaco di Valdagno: “Ci si chiederà cosa ci fa qui un sindaco dell’altra vallata – ha detto – ma sono qui perché tutte le volte che ho alzato il telefono ho trovato in Gianni grande disponibilità. Abbiamo tanta carne al fuoco come sindaci e sapere di poter contare su una persona seria e riconoscere l’importanza della continuità è un dato di fatto”.