Alla GdF “non piace” il narghilé al bar senza permessi. Cliente clandestino con la “coca”

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Alcuni narghilè presenti nel bar thienese. L'utilizzo non è vietato ma è richiesta un'apposita licenza per consumare il tabacco il luoghi pubblici

Si sono fatti idealmente largo nel fumo delle pipe tipiche dei narghilé i finanzieri dei gruppi di Thiene e Bassano del Grappa, nei giorni scorsi, per rilevare alcune infrazioni da parte dei due gestori di un locale della zona sud della città altovicentina. Si tratta nel caso specifico due cittadini del Marocco che hanno aperto un’attività commerciale e di somministrazione di bevande al pubblico risultata sostanzialmente in regola ma in difetto riguardo una licenza specifica.

Il controllo eseguito dalle Fiamme Gialle vicentine, dopo la verifica puntuale sulle posizioni lavorative del personale interno presente al momento della “visita” senza preannuncio e sulle norme di sicurezza, ha rilevato una lacuna: era assente la necessaria autorizzazione dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli per la vendita di “altro tabacco da fumo” destinato al consumo attraverso narghilè, la pipa ad acqua tipica dei costumi orientali.

Inevitabile la denuncia in concorso per la coppia di proprietari, per vendita tabacchi senza
autorizzazione” (art. 8 della Legge 27/1951) con il sequestro di quasi 10 chilogrammi tabacco trinciato destinato al consumo dei clienti. Dopodiché i militari dei due nuclei della GdF di Thiene e Bassano si sono per così dire “dedicati” a far conoscenza con la clientela del locale. Tra gli avventori, infatti, uno tra i più agitati alla loro vista – ma soprattutto a quella del cane antidroga dell’unità cinofila presente – è stato un uomo di origini della Tunisia, poi identificato.

Gdf di Thiene durante uno dei controlli recenti

Quest’ultimo è risultato in possesso di alcune dosi di cocaina, considerate come detenute a fini di uso personale – è stata inviata in tal senso la segnalazione al Prefetto di Vicenza per i provvedimenti amministrativi da decidere – , ma privo del permesso di soggiorno in Italia e quindi passibile di denuncia per il reato di clandestinità. La denominazione e l’ubicazione del locale thienese, scenario del blitz dei finanzieri, non è stata per il momento ancora resa nota.