Oggi in Duomo il saluto all’avvocato Icilio Sartore, decano dei legali thienesi

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Si è spento nei giorni scorsi Icilio Sartore, uno degli avvocati più conosciuti della città di Thiene e dell’Altovicentino, dove per decenni ha svolta l’attività di legale con professionalità e insieme umanità, fattore che lo ha contraddistinto. A 89 anni ha dovuto salutare l’affetto terreno delle inseparabili donne con le quali ha composto la sua famiglia dopo aver messo radici a Thiene: il riferimento va alla moglie Antonietta Carla e alle quattro figlie Ludovica (consigliere comunale e che ha abbracciato lo stesso mestiere), Francesca, Cristina e Paola e ben tredici discendenti tra nipoti e pronipoti, uniti nel dolore del triste annuncio della dipartita del marito, padre e nonno premuroso.

Il rito religioso di commiato si svolgerà alle 16 di oggi nel cuore di Thiene, nella chiesa del Duomo, città dove ha trascorso la maggior parte della sua esistenza dopo la fanciullezza vissuta a Marano Vicentino, da dove proviene il ceppo originario dei Sartore. L’avvocato, tra le sue passioni più ferventi, annoverava “in vetta” la montagna e in generale i silenzi e l’incanto della natura. A darne dimostrazione un passo di uno scritto di Mario Rigoni Stern è stato scelto dai familiari per l’epigrafe pubblica:

“Siate forti e siate liberi,
altrimenti, quando sarete vecchi e deboli,
rimpiangerete le montagne che non avete salito
e le battaglie che non avete combattuto”.

Una volta in pensione, l’avv. Sartore si era prodigato nel tempo libero e finchè le energie lo hanno sostenuto nelle attività della comunità locale, quella parrocchiale in particolare. Guadagnandosi, qualora ce ne fosse stato bisogna, ulteriori stima e affetto da parte di tanti concittadini thienesi che oggi lo saluteranno in chiesa, prima della sepoltura nel cimitero dei Cappuccini. In passato aveva assunto anche l’incarico di vicepretore.