Polizia locale NeVi, da settembre arriva il taser. Colombara: “Più sicurezza per agenti e cittadini”

Importanti novità per la polizia locale Nordest Vicentino, che da settembre inizierà ad avere in dotazione il taser: è la prima in provincia di Vicenza e fra le prime in Veneto. La presentazione dell’iniziativa (al momento si tratta di una sperimentazione di sei mesi), è avvenuta alla presenza di numerosi amministratori dei Comuni soci.

La polizia locale Nevi è pronta insomma a fare da apripista dove altre realtà faticano ancora a fare il “salto”. L’uso della pistola ad impulsi elettrici “sarà un passo avanti nella sicurezza urbana, a vantaggio degli agenti che si trovano ad intervenire in situazione sempre più difficili e complesse, ma anche dei cittadini”, conferma il comandante Filippo Colombara, che ricorda come a volte alla persona sottoposta a un controllo ed esagitata sia sufficiente vedere lo strumento in dotazione per venire a più miti consigli. “Entreranno in uso da settembre – aggiunge Colombara – non appena veranno approvati i due protocolli collegati, uno dedicato agli aspetti procedurali prima e durante l’utilizzo, e l’altro con il Suem 118, dato che ogni intervento richiede che sia avvisato e si rechi sul posto”.

Michelusi: “Fatti, non teatrini”
Con 17 Comuni consorziati e 9 convenzionati, per un bacino complessivo di 150 mila abitanti, il Consorzio di polizia locale Ne.Vi. è il più grande del Veneto. “Nel nostro consorzio – commenta il presidente del consiglio di amministrazione e sindaco di Thiene Giampi Michelusi – stiamo assistendo a un cambio di passo, sia investendo in formazione che in mezzi e strumentazione: dalle due nuove auto, ai giubbotti antiproiettile e ora ai due taser. Lavoriamo con concretezza, il nostro impegno è a garantire ai cittadini la massima sicurezza. Agiamo coi fatti, non con i teatrini“, aggiunge togliendosi un sassolino dalla scarpa. “L’utilizzo di questo nuovo strumento – gli fa eco Enrico De Peron, presidente dell’assemblea consortile e sindaco di Villaverla – è un ulteriore tassello nella crescita del nostro consorzio. Un riconoscimento va al comandante e alle forze in servizio, così come puire ai sindaci che con le loro risorse economiche finanziano la polizia locale”.

Funzionamento e procedure del taser
La pistola ad impulsi elettrici, chiamata più comunemente taser, è uno strumento di autodifesa già in dotazione alle forze dell’ordine: polizia, carabinieri e guardia di finanza e in Veneto ad alcune polizie locali (Venezia, Jesolo, Cittadella, Mogliano Veneto, Conegliano, San Donà di Piave, San Bonifacio e Unione Comuni Camposampierese). Serve a contenere il soggetto interessato per alcuni secondi, cinque per la precisione, durante i quali alcuni dardi con scarica elettrica, lanciati sul soggetto, ne bloccano l’attività cerebrale, consentendo agli agenti di metterlo in sicurezza. Il consorzio di polizia locale Ne.Vi. ne avrà in dotazione due. Per poter usarlo, dieci agenti hanno partecipato a un apposito corso. Come detto il periodo di prova durerà sei mesi e le due pistole sono collegate con le relative bodycam. Entrambi gli agenti della pattuglia di pronto intervento (istituita una decina di giorni fa) saranno dotati di taser e bodycam e dal momento dell’estrazione dalla fondina entrambe le telecamere inizieranno a registrare in automatico tutto quello che avviene. Si tratta di una dotazione di reparto, quindi non affidata al singolo agente come avviene con la pistola  d’ordinanza.

“Il modello che saranno in dotazione agli agenti del comando di via Rasa è il Taser 10, di ultima generazione e maggiormente performante, che consente di sparare dieci dardi e agisce in un raggio fra 3 e 13 metri. Predisposto con un software ad hoc, è uno strumento sicuro, già approvato dall’Istituto Superiore di Sanità. Dove è in dotazione, ha diminuito l’uso della pistola dell’80%” spiega Federico Broetto, responsabile di zona per la Sales consultant in Italia per Axon, l’azienda presente in ben 118 Paesi e che fornisce gli strumenti alla polizia locale di Thiene così come alle polizie locali di tutta Italia.
“Per utilizzarle sono stati sottoscritti protocolli d’intesa con le due Ulss (7 Pedemontana e 8 Berica) che ricadono nel territorio di competenza del consorzio Ne.Vi. Le procedure di utilizzo – spiega il comandante Colombara – sono molto precise e il suo utilizzo avviene solo come ultima istanza: prima l’agente deve mostrarlo nella fondina e avvertire la persona, quindi solo se necessario estrarlo, qualora si rendesse necessario, solo a questo punto va tolta la sicura e puntato verso la persona, con un nuovo avvertimento verbale. Prima di sparare un colpo, l’agente dovrà far vedere che c’è la luce di puntatura. Tutto questo per dare il modo e il tempo alla persona di finire di apporre resistanza. Va anche specificato che il taser non sostituisce la pistola d’ordinanza”.

La pattuglia di pronto intervento e due nuove auto
I taser si vanno ad aggiungere alla nuova dotazione della polizia locale Ne.Vi., che da luglio comprende due nuove auto (Skoda Octavia), delle quali una dotata di cella di sicurezza per consentire l’eventuale trasporto di soggetti pericolosi in condizioni di sicurezza. Un investimento di circa 80 mila euro per rinnovare il parco macchine, composto oggi da una ventina di vetture. Inoltre, come detto, sempre da luglio è attiva una nuova pattuglia di pronto intervento per le emergenze: plasmata sul modello del nucleo operativo radiomobile dei carabinieri, svolge solo questo specifico servizio per rispondere in modo celere e più efficace nelle urgenze. Si tratta di un servizio nuovo, attivo in ogni turno operativo e com

posto da personale formato specificatamente a questo scopo. “Nel caso di furti, rapine in strada, incidenti stradali, vandalismi e maltrattamenti è importante avere una pattuglia che sia in grado di intervenire tempestivamente” spiega il comandante Colombara.
Riattivata anche una pattuglia composta da agenti con le due moto in dotazione (capace di superare celermente ingorghi del traffico) e il servizio dei vigili a piedi, che possono essere più vicini ai cittadini e ai commercianti. “Stiamo vivendo un momento importante – commenta Maria Teresa Sperotto, membro del consiglio di amministrazione del consorzio Ne.Vi – di rinnovamento e di stabilizzazione dopo la partenza del comandante Scarpellini”.

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