Studenti fuori controllo, risse in stazione e post sui social. Michelusi: “Farò tutto ciò che posso”

Succede a Thiene, fra stazione delle corriere e il parcheggio del Bosco. L’orario è quello dopo l’uscita da scuola, nell’attesa di rincasare. Calci, pugni, insulti: la violenza è palpabile, ma a fare quasi ancor più male è l’indifferenza di chi guarda, sorride e riprende con lo smartphone.

I fatti risalgono all’inizio della settimana quando in pieno giorno alcuni minorenni, ragazzi – ma anche ragazze – si sono resi protagonisti di un pestaggio in pieno giorno. Attorno a quello che si è quasi trasformato in un vero e proprio ring, decine di ragazzi assistono quasi indifferenti. Qualcuno sorride e ci scherza, qualcuno riprende la scena che poi verrà puntualmente lanciata sui social: qualcuno persino incita. Nessuno, almeno apparentemente, si preoccupa di allertare un adulto o le autorità pur non molto lontane, poi comunque sopraggiunte. Un clima surreale tra omertà e degrado vissuto come normalità ormai sdoganata: scene che purtroppo si ripetono, a Thiene come in tutti i centri maggiori della nostra provincia.

Più che amareggiato il sindaco, Giampi Michelusi, padre e nonno e per questo forse ancor più sensibile al problema del quale era stato subito notiziato forse grazie al tam tam social: “Sono scene che fanno male, non nuove purtroppo – spiega il primo cittadino di Thiene – per le quali sono già in contatto diretto con le forze dell’ordine, ma anche con gli istituti scolastici della città ai quali sto inviando una missiva. Un appello educativo a fare squadra: perché, lo dico chiaro, serve supporto, vicinanza e ascolto, ma serve parallelamente anche una risposta netta. La città accoglie oltre 4mila studenti: non tollereremo che pochi fuori controllo distruggano equilibri costruiti con fatica e minino la serenità di tutti gli altri. Chi promuove la violenza, lo sappia, troverà in me il più determinato oppositore”.

Parole di condanna, con la voglia però di credere che i giovani non siano solo questo: “Ci dobbiamo interrogare, da adulti prima che da amministratori: di notte giro fra i parchi – si racconta Michelusi – mi chiedo cosa passa per la testa di questi adolescenti. Lavoreremo per offrire sempre maggiori opportunità e prospettive, ma non possiamo tollerare queste intemperanze: la città è monitorata e non lasceremo – grazie al supporto di Polizia Locale e Carabinieri – nulla al caso”.

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