Ferito nel dirupo per 11 ore: salvato da una spedizione di ricerca un 69enne di Arsiero

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Difficile intervento stanotte per due squadre del Soccorso Alpino

Si sono concluse alle 2 di stanotte con esito positivo le ricerche dell’escursionista residente nella Valle dell’Astico che non dava notizie dal mattino di ieri, momento in cui era uscito di casa insieme al proprio cane volpino di nome Milk per una passeggiata, senza comunicare ai familiari una meta prestabilita. E, soprattutto, senza far più rientro. L’uomo, un 69enne di Arsiero, nella tarda serata di ieri intorno alle 22 è stato trovato in fondo a un dirupo, nel quale era caduto ruzzolando per una trentina di metri, riportando delle ferite da caduta e soprattutto senza alcuna possibilità di risalire o scendere a valle. Si trovava nella boscaglia ormai da quasi 12 ore, nel territorio montano di Tonezza del Cimone.

Intorno alle 20 di ieri si erano organizzati i soccorsi con le squadre congiunte di montagna di Asiago ed Arsiero a compattarsi e iniziare le perlustrazioni ad ampio raggio, contando su 16 operatori disponibili. L’epilogo sperato con il recupero dell’arsierese, provato per le oltre 10 ore trascorse nell’angoscia e ricoverato a Trento dopo il volo in eliambulanza, è stato favorito anche dall’intuito di uno dei volontari, che ha ricordato la presenza di una vettura avvistata nel corso di un giro in bicicletta, risultata proprio quella dell’uomo scomparso. Uno indizio prezioso rivelatosi decisivo. Salvo anche il cane. Tutt’altro che agevoli le operazioni di salvataggio, a causa dell’oscurità sopraggiunta, del luogo impervio e scosceso, e della necessità di calare l’èquipe medica nel canalone.

Dettagli in più sulla missione del Soccorso Alpino sono stato diffusi stamattina. L’allarme era scattato alle 20 di ieri sera, con i carabinieri ad allertare la squadra Cnsas di Asiago dopo aver ricevuto la segnalazione di scomparsa di D.N. – sono le sue iniziali -, uscito in compagnia del volpino al mattino per una camminata abituale tra i monti e del quale poi si erano perse le tracce: non si era presentato al pomeriggio da alcuni conoscenti per un lavoro concordato in precedenza. Il suo smartphone suonava libero, nessuno rispondeva. Ma, almeno, grazie all’attività del dispositivo si è riusciti a localizzare il ripetitore che aveva agganciato il segnale in prossimità di Tresché Conca, sull’Altopiano di Asiago, fattore che però non bastava per circoscrivere il campo di ricerca.

Grazie all’intuito di uno dei volontari accorsi, che in mattinata aveva notato una Fiat Panda dello stesso colore di quella di proprietà del disperso, il cerchio di esplorazione si è ridotto dirigendosi verso contrà Valle. Arrivati sul posto, con la conferma dal figlio che si trattava proprio della sua auto, una squadra si è incamminata sulla strada che esce da Malga Zolle, un’altra ha percorso in alto il Sentiero del Lustre, finché all’altezza di un ponticello di legno sul sentiero i soccorritori non hanno sentito dei lamenti provenire dallo stretto canale sottostante. Il 69enne si trovava lì, inerme e ferito, dalle 11 del mattino, dopo essere scivolato e caduto tra le rocce insieme al cucciolo, che si era spaventato e aveva provocato, a quanto sembra, l’incidente.

I soccorritori dopo un rapido consulto si sono calati insieme a un infermiere di stazione e a un medico in contatto con il 118, prestando le prime cure all’escursionista a seguito dei traumi riportati. Caricato in barella, l’infortunato è stato sollevato per contrappeso fino al sentiero e da lì, dopo aver attrezzato i tratti esposti per garantire il passaggio in sicurezza, trasportato per 200 metri fino a un’area spianata più agevole per il recupero. Sopra la vallata era nel frattempo sopraggiunto l’elicottero di Trento, abilitato per il volo notturno, che ha preso a bordo il ferito trasportandolo in ospedale, in condizioni serie ma, salvo complicazioni, escludendo rischi per la sua salute.