Addio a Gigi dei Millepini: per 37 anni è stato il volto della storica trattoria velese

Si è spento nel corso dell’ultimo fine settimana Luigi De Rosso, per tutti “Gigi dei Millepini”, storico ristoratore e volto amatissimo della trattoria Millepini. Aveva 69 anni. Con lui se ne va non solo un uomo stimato e gioviale, ma la personificazione stessa del buon oste: quello capace di far sentire a casa ogni avventore, di regalare sorrisi sinceri e momenti di autentica convivialità.

Luigi aveva rilevato l’attività di famiglia nel 1986, poco più che trentenne, trasformando la storica trattoria in un punto di riferimento per tutta la vallata. Al suo fianco, sempre, la sorella Carla, la moglie Marisa e il sostegno morale e finanziario dei genitori. I Millepini non erano solo un locale: erano un luogo dell’anima, dove il tempo sembrava rallentare e le emozioni si mescolavano al profumo della cucina casalinga. Difficile trovare qualcuno – nell’alto vicentino ma anche oltre – che non abbia almeno una volta gustato un pranzo o una cena nella grande sala vetrata dello storico locale: matrimoni, battesimi, feste associative o anche solo una bella rimpatriata tra coscritti.

Raccontare i Millepini sarebbe come scrivere un poema: difficile contenerne la storia in poche righe. Perché Luigi non era solo il gestore, era il cuore pulsante di un ambiente che sapeva essere pubblico e intimo al tempo stesso. Chi varcava quella soglia non trovava solo un tavolo apparecchiato, ma una famiglia pronta ad accogliere. Negli ultimi anni, la malattia della sorella Carla – colpita da una grave forma di demenza cognitiva – ha costretto Luigi, con grande rammarico, a sospendere l’attività. Nel 2023 la trattoria è passata così a nuove gestioni, lasciando dietro di sé un’eredità fatta di ricordi felici, che purtroppo Carla non può più condividere consapevolmente: una condizione che oggi quasi sembra preservarla dal dolore della scomparsa dell’amato fratello dopo un breve periodo di malattia.

E la famiglia ha scelto il silenzio come forma di rispetto, lasciando che sia l’amore a parlare: quello che supera il dolore, che resta nei gesti, nei racconti di Marisa e del figlio Federico, nei sorrisi che Luigi ha saputo donare. Doni di umanità che potranno essere ricambiati, un’ultima volta, il prossimo giovedì 20 novembre alle ore 15 nella Chiesa Arcipretale di Velo d’Astico, con la celebrazione del rito funebre: la sera precedente alle 19, nello stesso luogo, la recita del santo rosario.

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