Novoledo piange il parroco “in prima linea”. Ieri l’addio a don Francesco Meneghello

Dopo circa 24 anni come parroco e gli ultimi tre nel ruolo di collaboratore pastorale si è spento domenica scorsa don Francesco Meneghello, uno dei decani tra i sacerdoti dell’Altovicentino. Aveva compiuto 86 anni lo scorso aprile. La comunità di fedeli di Novoledo, frazione di Villaverla, lo ha salutato ieri mattina, rendendogli omaggio proprio nella “sua” Chiesa di Sant’Andrea Apostolo.

Luogo sacro da dove per oltre un quarto di secolo ha celebrato le funzioni religiose in vesti di parroco, e portato avanti con tenacia non solo il suo ministero di pastore di fede e di anime, ma anche un’altrettanto valida missione civica, come testimoniato dai vari commossi interventi che hanno preceduto le esequie e le dichiarazioni offerte da parte di amministratori cittadini. Tanto da meritarsi la cittadinanza onoraria di Villaverla già nel 2013.

Una guida spirituale per la platea di fedeli, prima di tutto, ma anche una sorta di fervente attivista in ambito locale su temi cari alla popolazione di Novoledo, come la difesa della natura specifica della zona, dal “Bosco” alle “Risorgive del Bacchiglione”, oltre che della necessità di deviare il pericoloso flusso di traffico dal cuore della frazione, desiderio esaudito grazie una decina di anni fa ormai con la costruzione della variante verso Dueville esterna al centro abitato. A ricordarlo sono stati in tanti, ieri mattina, riservandogli messaggi colmi d’affetto e gratitudine, arricchiti dagli apprezzamenti per le istanze civiche che don Francesco aveva portato a avanti, senza timori, in tanti anni di vita trascorsa in quella che è divenuta, nel tempo, la sua nuova casa.

Sacerdote vicentino di nascita, don Francesco era originario di Sarcedo. Nato nel 1934, aveva frequentato il seminario di Vicenza per poi essere ordinato prete a 25 anni di età. Tre le tappe fondamentali del suo ministero cristiano: a Vicenza capoluogo nella parrocchia di San Pietro dal 1959 al 1968 come vicario, poi la lunga esperienza della maturità nel Veronese, come parroco di Santa Caterina in Villa, a San Giovanni Ilarione. Circa 25 anni di sacerdozio che hanno lasciato il segno, visto che al suo funerale ieri hanno partecipato anche una sessantina di ex parrocchiani giunti dal paese di confine con l’Ovest Vicentino. Poi, nel 1993, l’arrivo a Novoledo, da subito in prima linea nella vita della comunità, fino al 2017, “rassegnandosi” all’età della pensione solo all’età di 83 anni.

A rendergli omaggio la Diocesi di Vicenza, attraverso un messaggio del vescovo Mons. Beniamino Pizziol: “Riconoscenti al Signore per il dono di una esistenza ricca di anni e di frutti spirituali ricordiamo il suo ministero pastorale”. Anche il sindaco di Villaverla, Ruggero Gonzo, lo ha ricordato con particolare commozione nel corso dell’ultimo saluto, definendolo non solo come un padre, ma anche come “un fratello e un amico”. Ai piedi dell’altare e del feretro, dei bimbi hanno posto prima della cerimonia delle rose bianche, simbolo di purezza.