Scuole medie chiuse per Covid: 16 i contagi tra studenti di 7 classi. A casa in 300

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Rimarranno a casa per 10 giorni in circa 300. Si tratta degli studenti delle scuole medie di Castelgomberto e Brogliano, che frequentano il plesso dell’Istituto “Fermi”, precettati a rimanere a casa dopo l’individuazione di un focolaio diffuso, che ha registrato infezioni al Covid-19 in più classi. La “quarantena” è iniziata da ieri per tutti.

A ieri erano 16 gli alunni dei tre anni infetti e posti in isolamento domiciliare, disposto poi per tutti di concerto tra Comune, dipartimento di Igiene e Prevenzione dell’Ulss 8 Berica e dirigente scolastico. Per tutti il giorno del rientro in aula sarà fissato a lunedì 10 maggio, ad eccezione di chi svilupperà sintomi di malattia in questi giorni o tamponi rapidi con esiti positivi al virus.

Interessate al provvedimento le quattro sezioni didattiche, per 12 classi complessive, dopo che alcune erano già state “fermate” dal Sisp di Vicenza nei giorni scorsi alla comparsa delle prime positività. In più di metà di queste – sono 7 – sarebbe emerso almeno un caso di contagio. A queste se ne aggiungono altre due ma della scuola primaria, in sedi diverse e non comunicanti e già in via di risoluzione. La situazione, comunque, è in divenire dopo la decisione presa ieri, come ha spiegato il sindaco di Castelgomberto, Davide Dorantani.

Tra l’altro, nella cittadina dell’Ovest Vicentino negli ultimi giorni il numero di persone infette si è impennato: sono circa una cinquantina. Con la prospettiva di una zona rossa dietro l’angolo se la situazione epidemiologica locale dovesse peggiorare, in ragione dei parametri sanitari di prevenzione in rapporto ai 3.200 cittadini residenti. Tra i nominativi noti non ci sarebbero, almeno finora, insegnanti e personale ausiliario. Nonostante la barriera eretta dall’istituto con distanziamento, mascherina di protezione e attività adattate ai protocolli, il coronavirus si è fatto largo tra le maglie insinuandosi nelle classi delle secondarie.

“Sono stati rilevati numerosissimi casi di alunni positivi nelle diverse classi – ha comunicato il sindaco martedì sera – e l’aumento esponenziale ha determinato l’ufficio a procedere alla chiusura. Nell’ultima settimana abbiamo assistito all’incremento dei contagi nel nostro comune passando da poche unità alle oltre 40 di oggi – poi saliti ulteriormente -. In mancanza di un rapido rientro dei contagi – si legge nella parte finale del messaggio visibile sui canali social istituzionali – non è da escludere il ritorno a condizioni più restrittive che andrebbero a vanificare gli sforzi profusi finora per tornare in zona gialla a respirare un po’ di libertà”.

Davide Dorantani

Ora l’imperativo da studiare non sui libri di grammatica esula dalle coniugazioni verbali e consiste in senso figurato nel circoscrivere e spegnere il focolaio in paese e non solo tra le aule al più presto, per tornare regolarmente alla didattica in presenza a maggio senza altri intoppi in questo tormentato anno scolastico. Anche qui, ovviamente, tamponi rapidi permettendo.