Bocchetta Paù, rubata la targa dedicata al maggiore Wilkinson: supportò i partigiani

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Si inserisce molto probabilmente nel tentativo di delegittimare e polemizzare sul 25 aprile, Festa della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, l’inquietante fatto reso pubblico dal sindaco di Caltrano, Luca Sandonà: il furto della targa dedicata, a Bocchetta Paù, al maggiore Wilkinson, chiamato in codice “comandante Freccia“.

L’ufficiale inglese ebbe un ruolo importante per la Resistenza della zona: paracadutato sulle montagne vicentine, era un agente segreto agli ordini diretti del primo ministro Winston Churchill e nel ’44-’45 fu a capo della missione alleata “Ruina-Fluvius” per organizzare i gruppi partigiani, raccogliere informazioni (e trasmetterle al comando alleato) e creare danni ai nazisti per avvantaggiare la riconquista e la liberazione dell’Italia da parte degli Alleati.

Il sindaco di Caltrano ha già sporto denuncia contro ignoti ai carabinieri di Chiuppano. La targa era stata fissata su una roccia il 12 agosto 2012 in ricordo della missione italo-alleata. “In questa zona del Paù – era scritto nella lastra – nella notte tra il 12 e il 13 agosto 1944, venne paracadutata la missione italo-alleata comandata dal Magg. John P. Wilkinson (“Freccia”) caduto nel marzo 1945 a Tonezza. Collaborò strettamente con le formazioni partigiane del Veneto e del Vicentino e contribuì alla caduta della dittatura nazifascista portando libertà e pace all’Italia. A.N.C.R. – Comune di Caltrano. 12 agosto 2012”. Sandonà ha già comunicato l’impegno “a nome dell’Amministrazione comunale” di “ripristinare quanto prima la targa sottratta”.

“Freccia” venne ucciso a trent’anni l’’8 marzo 1945 in circostanze che rimasero a lungo misteriose e controverse, fino a quando Roberto Fontana non recuperò dagli archivi inglesi un documento (la testimonianza del parroco di Tonezza di allora) che indicava con precisione gli autori del misfatto (una pattuglia di polizia territoriale tedesca in rastrellamento) e il luogo dell’’uccisione (il “Gorgo del Béco, a Tonezza del Cimone”).