Esplorare il Vicentino – Il monte Verlaldo a Cornedo Vicentino

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Dalla casa di un vecchio di Cornedo tempo fa si vedeva una grande croce che svettava sulla cima del Verlaldo, il monte sopra il suo abitato. Ora quella croce imponente, che era costruita in legno, non c’è più a causa della tempesta che abbatté numerosi alberi sull’Altopiano di Asiago e sulle Dolomiti lo scorso ottobre.

Da poco è ricomparsa sulla cima del Verlaldo una croce più piccola in ferro, ma ai suoi piedi si trova ancora spezzata, tra l’erba, la vecchia croce di legno. Il Verlaldo è il monte di Cornedo Vicentino, che si eleva tra l’omonimo paese e la frazione di Cereda. Osservandolo da sud ha un profilo pressochè piramidale e insieme al vicino Monte Nudo è l’avamposto meridionale dell’altopiano di Faedo e lo spartiacque tra la Valle dell’Agno e la valle di Priabona, le quali si incontrano tra Cereda e Castelgomberto.

Si tratta di un rilievo di modesta altezza, poco meno di 600 metri, ma che offre una bella vista panoramica sulla Valle dell’Agno, sulla Pianura Veneta e sui massicci dalle Piccole Dolomiti al Monte Grappa. Il nome “Verlaldo” sembra possa derivare dalla famiglia Verlato che possedeva diversi campi in prossimità del monte, mentre per il Monte Nudo proviene dall’attività di pastorizia praticata in passato sul rilievo che non lasciava la possibilità di crescere alla vegetazione.

I sentieri per raggiungere le cime dei due monti vicini sono molti e vari ed alcuni attraversano luoghi di un certo interesse. Tra i più frequentati e famosi c’è il sentiero dello Spigolo che da poco sopra la Chiesetta di S. Sebastiano di Cornedo risale la cresta ovest fino alla croce. È tra i sentieri più corti e ripidi ma sicuramente tra i più panoramici. Sempre dal versante di Cornedo si trovano il sentiero del Sengio Schito, il quale si trova appena dopo la ex cava delle Contrade Piccoli e Corbara e la mulattiera che sale più dolcemente dalla Contrada Montagna.

Dal versante di Cereda sale un bel sentiero a tornanti che inizia dall’ex pizzeria Nell’s nella valletta tra il Verlaldo e il Nudo. Nella parte bassa dell’itinerario si trova una fonte con una statua della Madonna circondata da un grazioso giardinetto fiorito. Appena dopo metà si trova un bivio: a sinistra si prosegue per il Verlaldo, a destra per il Nudo.

Altri sentieri salgono dal versante del Monte Nudo rivolto alla frazione di Campipiani, uno diretto alla croce della cima, l’altro a un’altra croce bianca e azzurra rivolta verso Priabona, il sentiero dei 202 scalini, corto ma piuttosto ripido.

Lungo i sentieri più elevati si trovano diverse piante di còrniolo che producono il caratteristico frutto rosso piccolo e allungato, di sapore aspro. Cornedo è infatti famoso per ospitare ogni anno a settembre la Festa Nazionale della Còrniola, dove si preparano con questo frutto quasi dimenticato succulenti pietanze.

Il Verlaldo è inoltre frequentato da molti sportivi: innanzitutto chi pratica la camminata in natura e il trail running, per la comodità nel raggiungere il monte e la bellezza dei sentieri. Per chi pratica il parapendio, sulla cima è situata una rampa di lancio. Ai piedi del monte a Cereda si trova una falesia con vie impegnative, frequentata sia da arrampicatori che da esercitazioni di speleologia. La falesia è immersa nel bosco e per raggiungerla si deve risalire un sentiero lungo un torrente. Questo è il settore più importante, ma esistono altri piccoli settori più a est, uno nei pressi della fonte con la Madonna dove sembra fosse iniziata nel passato una attività estrattiva e un altro sopra la Pizzeria La Zangola, caratterizzato dalla forma a covolo e con diverse canne calcitiche.

Appena a sinistra della falesia principale si entra in un pertugio della roccia molto caratteristico e si incontra una breve galleria ascendente che conduce nuovamente all’esterno; se si fa qualche passo si scopre un’ampia caverna dallo sviluppo orizzontale che si può percorrere per un centinaio di metri. Al suo interno si trovano dei bei vasconi concrezionali. Dopo poco la grotta chiude in fessure impraticabili.