Incidente mortale a Cereda, si costituisce l’investitore: è un 16enne. Accompagnato dai genitori

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Gli appelli a costituirsi giunti da più parti, le indagini avviate dai Carabinieri, la definizione affibbiatagli di pirata della strada, la vita spezzata di un uomo che pesa sulla coscienza. E, non ultimo, il consiglio dei genitori, che lo hanno accompagnato ieri, domenica 6 luglio, in caserma a Valdagno. A darne notizia è stato il quotidiano Il Giornale di Vicenza.

E’ un minore che vive nella vallata dell’Agno, di circa 16 anni, l’investitore di Paolo Michelin, 62enne morto nella notte tra sabato e domenica a Cereda, frazione in collina di Cornedo Vicentino. In seguito all’impatto tra la bicicletta su cui pedalava verso casa il vicentino e, si presumeva, un motociclo. Uno scooter, come confermato ieri dal ragazzo, che ha ammesso la sua responsabilità in merito all’incidente mortale di fronte ai militari dell’Arma.

Si chiude così la prima fase di indagine attivata dalla compagnia valdagnese dei Carabinieri, finalizzata a identificare il conducente del veicolo coinvolto nello scontro, purtroppo con esiti letali per Paolo Michelin. Da poco tempo pensionato di Cornedo Vicentino, rincasava in contrada Pettenello, distante poche centinaia di metri dal luogo della disgrazia. E’ spirato in via Madonnetta con intorno i soccorritori giunti dal polo medico San Lorenzo di Valdagno. Era l’una di notte di sabato 5 luglio, per un inizio di fine settimana tragico per il Vicentino. Ad attenderlo c’era la sorella convivente, informata nella notte del destino tragico capitato al fratello, ex dipendente della Peserico Confezioni di Cornedo.

Investimento mortale a Cereda: caccia al pirata della strada che ha travolto e ucciso un 62enne

All’indomani del drammatico urto, oltre alla condoglianze ai familiari della vittima, si erano moltiplicati gli appelli finalizzati a risalire all’identità di un eventuale – ma più che probabile – investitore. Pur non essendoci testimoni diretti dell’accaduto, lo scenario dell’incidente mortale e i conseguenti rilievi avevano fornito riscontri inequivocabili riguardo la presenza di un veicolo coinvolto nella dinamica dei fatti. Il 16enne vicentino, la cui identità viene protetta in ragione della minore età, non avrebbe retto alla pressione e al rimorso, dopo aver letto della morte del pensionato, confessando ai genitori.

Nei confronti del giovane si aprirà l’imputazione con ipotesi di reato di omicidio stradale, in aggiunta anche l’omissione di soccorso. Il gesto compiuto dall’adolescente, quello di costituirsi, pur non cancellando la sua fuga e il silenzio delle ore successive, rappresenta almeno la consapevolezza della gravità dei fatti e la responsabilità di affrontarne gli effetti sul piano della giustizia penale. La sua versione sarà utile per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. La data del funerale del 62enne rimane vincolata al pronunciamento della Procura di Vicenza, da dove si attende l’eventuale disposizione di autopsia sul corpo della vittima.

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