Presenta una patente straniera falsa al posto di blocco: denuncia e multa da 5 mila euro

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Un fac-simile di una patente di guida rilasciata in Polonia

Multa salata da oltre 5 mila euro, confisca della patente – rivelatasi falsificata – di guida e fermo per 100 giorni della vettura su cui era alla guida per un uomo di 45 anni residente a Cornedo Vicentino, in seguito a un approfondito controllo sui documenti portato a termine dai carabinieri di Valdagno. La vicenda citata risale al pomeriggio di martedì nel corso della settimana attuale, in località Marchesini a Valdagno.

La verifica sul permesso di condurre un veicolo sulle strade italiane, che solo in apparenza  sembrava fosse concessa al cittadino di nazionalità straniera dalle autorità della Polonia, ha permesso di accertare che la stessa patente non era mai stata conseguita dal 45enne, il quale si sarebbe quindi procurato una certificazione fasulla.

Commettendo un reato da codice penale , del quale dovrà rispondere in un’aula di giustizia nei prossimi mesi, oltre che affrontare le varie sanzioni amministrative previste dal codice della strada. Nel dettaglio si tratta di una multa da 5.100 euro per guida senza licenza, e il sequestro temporaneo del veicolo di sua – stavolta regolare – proprietà per un periodo di tre mesi e mezzo a partire dalla data di presa in carico.

Ad occuparsi del controllo stradale tra le colline della vallata dell’Agno erano nell’occasione i militari dell’Arma della stazione di Recoaro Terme, i cui occhi ben “allenati” non si sono fatti sfuggire la presenza di anomalie riportate nel documento presentato dopo l’altolà in strada dal cornedese per residenza. Il quale non avrebbe ribattuto alcuna giustificazione di fronte alla richiesta di ulteriore delucidazioni in merito. Il sospetto è che l’uomo si fosse procurato nel mercato nero di internet il documento, in uno dei tanti siti illegali che li propongono in cambio di denaro.

La stazione dei Carabinieri di Recoaro terme

La tessera mostrata agli operatori citava luglio 2022 come data di rinnovo, una circostanza di facile verifica che ha permesso di fare emergere il “trucco”, procedendo come da prassi per l’accertamento della probabile contraffazione. Il 45enne dovrà ora rispondere di fronte a un giudice di falso materiale, secondo le disposizioni contenute nell’articolo 482 del Codice Penale. E, soprattutto, se vorrà guidare ancora in futuro, dovrà iscriversi a una “scuola guida” locale e superare l’esame previsto dalla Motorizzazione Civile.