Bando per le Terme deserto e turismo incerto: commercianti all’attacco del Comune

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Recoaro annaspa dopo che è andato deserto il bando pubblico per la gestione delle terme, che prevedeva la locazione delle fonti centrali per i prossimi 18 mesi. E questo nonostante la Terme di Recoaro spa si fosse inizialmente esposta manifestando il proprio interesse, cosa che però poi non si è concretizzata.

Il bando regionale prevedeva la gestione dello stabilimento balneoterapico, il centro sanitario, l’ex lavanderia, parte dell’immobile fonte Lelia e del parco. A spiegare i motivi del passo indietro della spa che ha gestito le terme la scorsa stagione è stato al Giornale di Vicenza il consigliere con delega alle relazioni esterne Stefano Talin: “Dall’analisi delle clausole contrattuali e del capitolato d’oneri, non sono state riscontrate condizioni tali da consentire alla nostra società la partecipazione all’asta pubblica” ha affermato. La Regione, per mezzo dell’assessore regionale al patrimonio, Giancluca Forcolin, ha assicurato che nei prossimi giorni si valuteranno, di concerto con gli enti interessati, le soluzioni alternative possibili.

La questione però appare più vasta e infatti all’attacco frontale del Comune va Confcommercio. La mancanza di notizie sull’avvio della stagione termale a Recoaro ed il bando andato a vuoto preoccupano infatti gli operatori del commercio e del turismo, che hanno chiesto, in una lettera spedita dalla locale Delegazione Confcommercio al Comune, “l’urgente apertura di un tavolo di concertazione con le categorie economiche e la Pro Loco per coordinare e promuovere le varie iniziative in vista della prossima stagione estiva”. Alla sollecitazione, spedita lo scorso 5 febbraio, l’Amministrazione al momento non ha però ancora risposto.

“Così – sostiene Maurizio Facchin, presidente della Confcommercio locale – è impossibile fare programmazione e promozione. Già lo scorso anno si è partiti in ritardo e questo ha creato non poche difficoltà. Ora ci ritroviamo nella stessa situazione, con i clienti che si chiedono se a maggio, come da tradizione, le Terme riaprono: noi non solo non ne abbiamo idea, ma nemmeno sappiamo se la riapertura ci sarà davvero. Questa situazione di stallo solleva forti timori sul futuro”.

L’associazione di categoria chiede alla giunta Branco un tavolo tecnico, assieme a tutti i portatori di interesse, in grado di “presentare ai cittadini, ai turisti ed alle aziende un’immagine omogenea, qualificata e piacevole di Recoaro”, avviando una costruttiva collaborazione tra “tutti i soggetti parte attiva del territorio”. Nella lettera, poi, Confcommercio chiede di poter avere una copia del Calendario eventi 2019 presentato in Regione.

“Sono fiducioso – aggiunge Facchin – che con gli imprenditori riuniti nella Terme di Recoaro Spa, a cui va il merito di essersi sempre impegnati in prima persona sulla questione con non pochi sforzi, si possa trovare anche quest’anno un accordo che faccia ripartire la struttura. Ma servirebbe anche un segnale di maggior attenzione da parte dell’amministrazione verso gli operatori economici del paese”.