Recoaro prenota la carica dei… 100. Sono i posti di lavoro previsti grazie ai fondi del “Bando-Borghi”

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Un'immagine dell'incontro avvenuto nei giorni scorsi, con 150 studenti invitati

Oltre alla “pioggia” di fondi che si attende da queste parti, grazie al finanziamento Pnrr da 20 milioni di euro, collegata all’accesso ai fondi del “Bando-Borghi” c’è anche la prospettiva dei nuovi posti di lavoro che la cittadina termale di Recoaro conta ora di istituire in prospettiva futura. Se ne è parlato nei giorni scorsi nel corso di un convegno organizzato nella sala convegni della scuola superiore alberghiera Ripassar Artusi, intitolato “La forza del Borgo“, un incontro a cui hanno preso parte anche 150 di giovani vicentini. Molti dei quali accompagnati dai genitori.

I più “attenti” tra loro avranno sicuramente recepito le opportunità che si stanno per aprire nel territorio della Conca di Smeraldo. Giova ricordare come il bando finanziato dal Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza assegnato a Recoaro Terme è destinato alla rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono.

Accanto alla riqualificazione degli spazi pubblici e il restauro del patrimonio storico-architettonico, le misure inserite nel bando includono anche specifici interventi rivolti ad iniziative imprenditoriali e commerciali che possano rivitalizzare il tessuto economico-sociale locale, favorendo la conservazione del patrimonio edilizio storico, l’insediamento di attività culturali, turistiche, commerciali, artigianali o del settore agroalimentare. Nel complesso il progetto presentato dal Comune di Recoaro Terme e curato dallo Studio Ics mira inoltre a restituire attrattiva sia dal punto di vista residenziale che da quello turistico. La chiave di questo sarà riposta non solo nella qualità della vita, nell’innovazione, nell’applicazione di nuove tecnologie integrando i principi della green economy.

Nel corso dell’incontro sono emerse le stime del fabbisogno di nuove figure professionali suddivise per le diverse azioni del progetto, che potrà creare oltre 100 nuovi posti di lavoro. Se il Compendio Termale con la nuova area wellness prevista necessiterà di 40 operatori, dagli addetti all’accoglienza, alla gestione e amministrazione a massaggiatori, operatori termali, addetti alle cure estetiche, assistenti bagnanti, cuochi, camerieri, baristi e addetti di sala, il centro di formazione che prenderà casa a Villa Tonello avrà bisogno di almeno un addetto all’accoglienza, due referenti amministrativi e due tutor per le attività formative. L’indotto connesso a questa proposta aprirà ad ulteriori 60 posizioni tra addetti al settore benessere e professionisti della ristorazione e accoglienza.

Il compendio termale in attesa del definitivo rilancio
La riapertura del Caffè Municipale richiederà invece 9 addetti per curare accoglienza, amministrazione, ma anche cucina e bar e altri 8 addetti potrebbero servire per la nuova veste che sarà data al Caffè Nazionale con la creazione di una proposta ricettiva di “art hotel”. Il monitoraggio e la gestione di bandi e contributi rivolti alla creazione o sviluppo di nuove imprese richiederà l’inserimento di almeno 4 occupati e altrettanti professionisti potrebbero trovare posto nel settore della comunicazione legata al bando. Il rilancio sotto il profilo culturale e sociale del Teatro Comunale potrebbe significare anche l’apertura di almeno 5 posizioni, così come la nascita di una specifica agenzia addetta all’incoming territoriale potrebbe significare la creazione di ulteriori 4 posti, tra ruoli di coordinamento, amministrativi e gestori delle proposte di accoglienza.
L’edificio scolastico che ospita l’Ipssar Artusi a Recoaro