Si rompe una caviglia scivolando sul sentiero di neve e ghiaccio. Soccorso in motoslitta

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L'area intorno a Rifugio Campogrosso

Da una città termale all’altra come punto di partenza e di arrivo – da Abano a Recoaro – con la voglia di trascorrere una domenica tra i paesaggi mozzafiato delle Piccole Dolomiti innevate, per poi rientrare a casa in stampelle dopo le dimissioni dal pronto soccorso,

L’unico intervento di rilievo del soccorso alpino in territorio vicentino con la chiusura della “zona arancione” in Veneto è stato portato a termini ieri nel primo pomeriggio nell’area dei Passo Campogrosso, sul territorio di confine tra il Vicentino e il Trentino.

Vittima di una scivolata con probabile frattura di una caviglia è stato un escursionista 50enne padovano, intorno alle 13.40 di domenica. Insieme a un compagno di gita sulle Piccole Dolomiti stava ridiscendendo un canale, trovandosi però a mettere un piede in fallo sulla neve o su una lastra di ghiaccio, cadendo malamente e infortunandosi ad un piede. Dopo aver tentato di riprendere il cammino la coppia si è rassegnata a dover chiedere aiuto al 118, che ha inviato sul posto la squadra dello Cnsas di stanza a Recoaro-Valdagno.

Il team di specialisti dei soccorsi in montagna si è avvicinata con il fuoristrada fino al limite della neve, salendo verso Rifugio Campogrosso, per poi proseguire per un paio di chilometri grazie alla motoslitta in dotazione. Una volta raggiunto A.M. – queste le iniziali diffuse della persona ferita ad un arto e impossibilitata a deambulare – i membri della squadra di soccorso hanno immobilizzato il piede all’infortunato, per poi traportarlo sul “gatto delle nevi” verso a jeep e da lì all’auto lasciata alle pendici del percorso intrapreso all’alba.

I due escursionisti padovani, dopo aver ringraziato il team accorso in loro aiuto, sono saliti in auto facendo ritorno ad Abano per recarsi al pronto soccorso più vicino alla residenza dell’infortunato.