Oscar, vince Normadland di Chloé Zhao. Nessuna statuetta per l’Italia. Polemiche per il premio a Hopkins

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E’ stata una serata con poche sorprese questa 93esima edizione degli Oscar. A trionfare è stato “Normadland” con tre statuette: miglior film, quella come migliore attrice protagonista che va alla bravissima a Frances McDormand, e  miglior regia a Chloé Zhao prima asiatica nella storia degli Academy Awards ad essere premiata e seconda donna in assoluto. “Sono molto fortunata di poter fare ciò che amo per vivere. Mamma mia, grazie ai colleghi di candidatura, e alla compagnia che ha realizzato il film. Ho pensato parecchio ultimamente a come si fa ad andare avanti quando le cose si fanno dure. Crescendo in Cina  – ha sottolineato la regista ritirando il premio – con mio papà imparavo testi cinesi classici, delle poesie, ne ricordo una la cui prima frase dice ‘Le persone alla nascita sono intrinsecamente buone’. Continuo a crederlo anche oggi. Questo Oscar è per tutti coloro che hanno fiducia e coraggio nel mantenere bontà in sé stessi e negli altri nonostante le difficoltà”.

Polemiche per la statuetta a Anthony Hopkins come miglior attore protagonista perché molti si aspettavano che il premio andasse al compianto Chadwick Boseman morto di cancro lo scorso agosto a soli 43 anni. Hopkins, che ha recitato in “The Father” (a cui è andato il premio anche per la miglior sceneggiatura non originale) vive in Galles ed è venuto a conoscenza della vittoria solo questa mattina: “Voglio omaggiare Chadwick Boseman che ci è stato portato via troppo presto. E ancora grazie a tutti, moltissimo. Davvero non me l’aspettavo, mi sento molto privilegiato e onorato. Grazie”. Non si è alzata a ritirare la statuetta la collega di set di Hopkins, Olivia Colman, e così il premio è rimasto nelle mani di Joaquin Phoenix  che aveva il compito di  annunciare il vincitore di quest’anno.
Daniel Kaluuya vince l’oscar come attore non protagonista per “Judas and the Black Messiah”, mentre va alla sudcoreana Yoon Yeo-Jeong per “Minari” quello per la miglior attrice non protagonista.
Il premio come Miglior canzone originale è andato alla cantautrice statunitense H.E.R. per il suo brano “Fight for you,” colonna sonora della pellicola Judas and the Black Messiah.
Miglior film straniero a “Un altro giro” del regista danese Thomas Vinterberg che ha dedicato la statuetta a sua figlia Ida, tragicamente scomparsa all’età di 19 anni a causa di un incidente stradale. Per i costumi l’oscar è andato “Ma Rainey’s Black Bottom”. Il Miglior film d’animazione è “Soul”.

Delusione per l’Italia che si presentava con ben tre candidature: nessun premio per Laura Pausini che si era  aggiudicata due mesi fa il Golden Globe per la miglior canzone con “Io sì/Seen” per il film “La vita davanti a sé”:  “Torno in Italia felice di aver vissuto un’esperienza irripetibile nata per un messaggio importante che condivido completamente e per la grande passione che dopo ventotto anni ho ancora per la musica che non è solo il mio lavoro, ma è la mia vita” ha scritto Laura Pausini sui suoi social; niente neanche a “Pinocchio” di  Matteo Garrone.