Sette proposte rosa per l’edizione 2020 di “Femminile Singolare”: un mese di concerti

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Un'immagine di una delle edizioni precedenti ospitate allora nel cortile di Palazzo Festari

Il Festival “Femminile SING-olare” è più che mai una rassegna di voci d’autore. Anzi, d’autrice. Ha forse frenato un po’ a causa della pandemia ma non si è bloccata la macchina organizzativa che ogni estate proporne una serie di concerti in rosa offerti al pubblico della vallata dell’Agno, ma non solo. Un cartellone che propone per l’edizione 2020 sette eventi in musica, a partire dal 10 luglio e fino al 15 agosto.

Teatro di cornice e di verde ospitalità il parco “La Favorita” nel cuore della città di Valdagno. Uno spazio ampio ideale per accogliere in sicurezza il pubblico che potrà così assaporare muovi scorci di normalità riappropriandosi di arte, musica e cultura. Non solo gli spettacoli serali ma anche un appuntamento “in orario aperitivo” con il Garden Bar, due incontri sulla storia della musica al femminile e un originale sleep concert.

La rassegna musicale entra in doppia cifra, festeggiando il decennale con la tenacia di aver “tenuto duro”, non rinunciando al Festival dopo gli apprezzamenti ricevuti – e crescenti – nelle recenti edizioni. E che hanno lanciato nel mondo variopinto della musica e dello spettacolo voci femminili emergenti e cantanti già di caratura nazionale. Oltre 60 le donne ospitate finora, artiste del calibro di Nada, le sorelle Marinetti, Erica Mou, Petra Magoni, Marina Rei, Cristina Donà, Maria Antonietta e molte altre. Anno dopo anno anche il pubblico si è affezionato alla manifestazione che, per la sua programmazione mai scontata, fatta di ricerca e contaminazioni di generi e tradizioni, culture e provenienze, si è ormai ben affermato anche al di fuori del contesto locale e nei circuiti nazionali.

“Nonostante le incognite dettate dall’emergenza – spiega l’assessore alla Cultura, Anna Tessaro – abbiamo lavorato tanto e in un periodo ristretto per poter assicurare l’edizione 2020. Abbiamo preferito dare un segnale di forte ripartenza a sostegno del comparto culturale che in Italia, più che in ogni altra parte del mondo, ha subito un colpo durissimo. Alla voglia di assicurare scelte artistiche di alta qualità, per il piacere del pubblico, quest’anno non potevamo non tener conto che fare cultura è un lavoro e di questo vivono i professionisti e i tecnici che gravitano attorno ad un singolo artista o gruppo musicale. Non va poi dimenticato che l’offerta culturale di una città alimenta non solo la sua economia, ma anche le relazioni sociali e influenza notevolmente la qualità della vita”.

Un successo, insomma, che arriva già prima degli applausi che sicuramente concluderanno i concerti in programma. Il solo fatto di montare un palco e offrire svago e buona musica, insomma, regala già di per sè soddisfazioni e un sorriso sul futuro prossimo. Anche grazie al personale degli gli uffici comunali che hanno messo in campo un impegno extra, condensato in pochi mesi”. Al fine di evitare assembramenti all’ingresso degli spettacoli, sarà possibile prenotare il proprio posto a sedere a eventiecultura@comune.valdagno.vi.it o contattando l’Ufficio Cultura allo 0445 428223.

Il cartellone completo:

10 luglio, ore 21.00
Erica Boschiero “Essere umani” – Concerto disegnato

17 luglio, ore 21.00
Sara Jane Ceccarelli BE HUMAN * Tour

24 luglio, ore 21.00
Franca Masu

1 agosto, ore 18.00
Countin’ the blues. Donne indomite – Presentazione del libro di Elisa De Munari
A seguire concerto KALAHYSTERI

7 agosto, ore 21.00
Lavinia Mancusi “Revolucionaria!”

9 agosto, ore 18.00
Continua la consueta collaborazione con il Bar La Favorita che da anni è partner di Femminile Singolare e proporrà un aperitivo-concerto con la cantante e musicista padovana Giovanna Lubjan, che si esibirà in trio.

15 agosto, ore 18.00
Breve storia della musica elettronica e delle sue protagoniste – Presentazione del libro di Johann Merrich

dalla mezzanotte alle 7.00
L’impero della luce – Sleep concert
Lo sleep concert è una performance musicale immersiva della durata di un’intera notte, destinata a pubblici dormienti o in stato di dormiveglia. Malgrado Terry Riley avesse già iniziato questa pratica nel 1970, è Robert Rich a definirla formalmente nel 1982. Compositore e musicista ambient, Rich era interessato all’indagine delle fasi REM del sonno e alla possibilità di influenzarle attraverso gli stimoli sonori.