Danni post maltempo: il sindaco lancia l’hashtag e parte la ricognizione

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Bufera passata per i trissinesi, ma è già tempo, ora, di far di conto per presentare circostanziate descrizioni dei danni subiti dopo l’ondata di maltempo di sabato 29 agosto. Mentre in Comune si sono attivate e sono già disponibili le procedure per documentare la richiesta e si lancia via social l’hashtag #Trissinononmolla, nelle aree produttive della zona industriale del paese ai margini della vallata dell’Agno si sta ultimando lo sgombero dei materiali accatastati dopo la tempesta.

Le operazioni di pulizia e smaltimento dei detriti, per lo più lastre di alluminio o materiali di copertura dei capannoni, sono quasi del tutto conclusi. Una conferma della laboriosità di imprenditori e maestranze alle loro dipendenze, subito attivi già lunedì mattina – se non domenica in alcuni casi – per non frenare le attività produttive, e della volontà di lasciarsi alle spalle un evento atmosferico inedito per la violenza del meteo infausto che si è abbattuto tra Arzignano e la cittadina di Trissino.

Il nuovo “motto” dei tempi di internet è stato lanciato nei giorni scorsi dal sindaco locale, Davide Faccio, al fine di accompagnare questa fase di ripristino dello status quo precedente alla tromba d’aria che sabato scorso ha preso di mira in particolare via del Lavoro, via delle Tezze e le altre arterie minori limitrofe. Piazzali, strade e capannoni visitati domenica al Governatore del Veneto Luca Zaia e dal presidente della Provincia Francesco Rucco quando erano ancora “ferite aperte”, con i due amministratori pubblici a capo di una delegazione che ha constatato in presa diretta i danni del giorno prima. Per quanto riguarda la procedura formale di ricognizione e quantificazione dei danni conseguenti alla calamità naturale, con la collaborazione della Protezione Civile, istruzioni e moduli da compilare per la popolazione sono disponibili sul sito internet del comune di Trissino. Essi costituiscono lo strumento utile per le segnalazioni dei danni subiti e la loro quantificazione, con distinzione per le doglianze relative al patrimonio edilizio privato e quello legato ad attività economiche produttive.

“Nel modulo vanno inserite tutte le principali informazioni relative alla propria situazione – si legge nella nota diffusa venerdì pomeriggio -. Ai privati viene richiesto di indicare lo stato attuale e una descrizione sommaria dell’immobile, dei danni, e una stima economica del fabbisogno per il ripristino strutturale e funzionale dell’immobile (strutture, impianti, finiture e serramenti, con esclusione dei beni mobili e degli elettrodomestici). Idem per le attività economiche e produttive, invitate anche a indicare le spese sostenute o da sostenere per il ripristino di macchinari e attrezzature e del prezzo complessivo di acquisto di scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti, danneggiati o distrutti a causa degli eventi eccezionali e non più utilizzabili”.  Tra i punti cruciali da ricordare, la necessità di allegare materiale fotografico a riprova e il termine limite delle ore 12 di venerdì 11 settembre 2020, tramite invio e-mail a danni@comune.trissino.it oppure mediante consegna diretta all’Ufficio Protocollo del Comune. Informazioni al numero 0445.499383.