Commissione Antimafia in Veneto: accolta la richiesta del deputato vicentino Erik Pretto

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Il deputato vicentino Erik Pretto, in un'immagine scattata a Montecitorio

Lo scorso autunno il deputato vicentino Erik Pretto era stato nominato componente della Commissione Antimafia e, nei mesi seguenti, aveva presentato la richiesta formale di un intervento in Veneto, definendolo come “appetibile per le associazioni criminali” in ragione del suo tessuto economico. Oggi e domani una missione specifica della “squadra” di parlamentari impegnati nel contrasto alle mafie sarà accolta nel territorio – a Verona e Venezia in particolare – per raccogliere elementi utili e instaurare un dialogo diretto con enti ed istituzioni locali.

Ad annunciare l’arrivo nelle prossime ore dei componenti della Commissione è proprio il giovane parlamentare della Lega alla Camera, con soddisfazione per un primo target raggiunto dopo le dichiarazioni sul tema e l’ufficializzazione della richiesta presentata lo scorso febbraio. “Allora hiesi formalmente in Aula – spiega Pretto in una nota alla stampa – che venisse organizzata in tempi brevi una missione della Commissione parlamentare Antimafia in Veneto. Oggi e domani sarà sul territorio per svolgere una fitta serie di audizioni che avranno in particolar modo l’obiettivo di approfondire lo stato delle infiltrazioni mafiose nell’economia locale”.

Anche se non toccherà concretamente il suolo vicentino, la questione riguarda ogni provincia veneta e l’intero Nord Est, terre di ricchezza e elevata produttività. “Le audizioni si terranno nelle prefetture di Verona e Venezia – continua il deputato di Marano -. La mafia è un fenomeno che va conosciuto nelle sue molteplici sfaccettature, per essere quindi adeguatamente combattuto attraverso appositi strumenti che devono nascere da un dialogo costante e determinato fra politica, magistratura e forze dell’Ordine. Purtroppo il nostro territorio, originariamente immune da questi fenomeni, ha imparato a conoscere quanto la presenza mafiosa possa essere dannosa per la libera concorrenza del mercato e per la sicurezza delle nostre comunità. Dal confronto serrato fra le istituzioni e da approfondite attività d’inchiesta potranno certamente nascere nuove sinergie utili a tutelare i cittadini e gli imprenditori onesti che in Veneto vivono e lavorano”.