Coronavirus/Veneto e Vicentino: diminuiscono i ricoveri. Pioggia di donazioni in Regione

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9748 i contagi in Veneto (dati del bollettino della Regione del 1 aprile ore 17) dall’inizio dell’epidemia, con un aumento di 330 rispetto al report di ieri pomeriggio. La provincia con gli incrementi maggiori è Vicenza (+49 rispetto a questa mattina), seguita da Verona (+36) e Padova (+34). I casi attualmente positivi son in Veneto 8626, e qui Verona ha superato Padova con 2124 positivi contro 2101, terza Treviso con 1319, cui segue Vicenza con 1223.  Il totale dei decessi, dentro e fuori gli ospedali veneti ha sfondato quota 500: 517 per la precisione (489 in ospedale, 28 in altre strutture): i numeri sono ancora in aumento (+16 decessi da questa mattina), mentre i veneti negativizzati virologici – ossia persone non solo guarite da Covid-19 ma il cui test si è dimostrato negativo al virus Sars-Cov-2 – sono già 605. 961 invece i dimessi dagli ospedali dall’inizio della crisi. 2044 i ricoverati (40 in meno di ieri pomeriggio), di questi 348 nei reparti di terapia intensiva (-2). E’ è proprio la minor pressione sui repari ospedalieri la buona notizia di oggi.


Oltre 112 mila i tamponi effettuati finora e 20.275  i veneti attualmente in isolamento domiciliare. “I tamponi positivi – ha affermato il presidente della Regione Luca Zaia nel suo puntoi stampa quotidiano – aumenteranno i prossimi giorni, per un motivo molto semplice: abbiamo 8-10 mila tamponi fermi in frigorifero da processare. Sono tamponi fatti anche fino a sei giorni fa, perché mancano i kit di reagenti. “La situazione è sotto controllo, ma con alcuni focolai in particolare nelle case di riposo. Non siamo nella condizione di alcuni giorni fa con 15-18 persone in più in terapia intensiva ad ogni bollettino. Ma non bisogna abbassare la guardia, per questo dico ai veneti che un dato da solo non dà una tendenza. Abbiamo un’ordinanza restrittiva in essere da riconfermare. Questa settimana è cruciale”.

I dati del Vicentino. Le persone ricoverate (bollettino a mercoledì 1 aprile ore 16) sono 286 (+8 riespetto a ieri), un numero ancora in aumento: 18 all’ospedale di Bassano, 18 in quello di Asiago, 107 nel covid-hospital di Santorso e 7 nell’ospedale di comunità di Marostica per quel che riguarda l’Ulss 7 Pedemontana; 101 a Vicenza, 21 a Noventa, 14 a Valdagno per l’Ulss 8 Berica. 47 quelle in terapia intensiva (26 stabili a Vicenza, 6 come ieri a Bassano e 15 a Santorso, dove sono tre più di ieri): un numero che non solo non si sta contraendo ancora, ma che invece è cresciuto, in un giorno, di 3 unità. Oggi non si registra alcun decesso nell’Ulss 8 Berica, mentre un’anziana di 95 anni di Pianezze è morta all’ospedaledi comunità di Marostica e un 82enne al covid hospital di Santorso. Complessivamente nel Vicentino sono morte 69 persone. I vicentini contagiati sono 1402 (+127), 2667 le persone in sorveglianza attiva domiciliare. 72 le persone dimesse dagli ospedali in terra berica.

La raccolta fondi della Regione. Sono già 18,5 i milioni di euro raccolti dalla Regione Veneto grazie alle donazioni di privati, aziende ed enti. Tane piccole gocce ma anche alcune offerte molto significative, come, per quel che riguarda il Vicentino, i 500 mila euro donati dalla Cereal Docks di Camisano e altrettanti da Rino Mastrotto di Arzignano. Tutte le donazioni, ha ribadito Zaia, serviranno per sostenere spese legate all’epidemia: “Per la quale come Regione abbiamo già speso in particolare in attrezzature e materiali 92 milioni di euro ad oggi” ha concluso Zaia.