Covid-19: il Veneto rimane in zona gialla, ma tre regioni passano in arancione

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Il Veneto rimane in zona gialla anche la prossima settimana: i numeri in costante calo hanno infatti “graziato” la regione. Campania, Emilia Romagna e Molise passano invece in area arancione a causa del peggioramento dei loro parametri di valutazione. La Provincia autonoma di Bolzano rimane invece ancora in zona rossa, mentre l’Umbria si conferma arancione. La provincia di Perugia e una parte di quella di Terni per decisione regionale rimangono invece rosse.

Questi i risultati della consueta valutazione settimanale dell’epidemia da Covid-19 dell’Istituto Superiore di Sanità e della Cabina di Regia, in base alla quale il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza che sarà in vigore da domenica 21 febbraio. L’Rt nazionale questa settimana sale ancora, a 0,99, quello Veneto si ferma a 0,81.

È la diffusione della variante inglese l’incognita che pesa sul monitoraggio settimanale dell’epidemia, che determina come ogni venerdì i nuovi colori delle regioni che scattano poi a partire da domenica con le ordinanze del ministro Speranza. Insieme al Veneto, rimangono “gialle” anche Lombardia e Lazio (che hanno temuto di passare all’arancione). Idem la Valle d’Aosta, che sperava di poter essere la prima regione “bianca”, status in cui è possibile riaprire tutte le attività.

La variante inglese nella Marche, in Umbria e in Molise ha già superato il 50% dei casi, ma è già oltre un terzo dei nuovi contagi in Puglia (38%), Emilia Romagna (38%) e Toscana (35%). La contagiosità, stimata in questi giorni nel nostro Paese, è di circa il 38% superiore al virus che ha circolato finora.