Delitto di San Martino di Lupari, figlia in carcere: dovrà rispondere di omicidio e tentato omicidio

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Diletta Miatello, la 51enne padovana ex vigilessa a Cassola sospettata di aver aggredito gli anziani genitori nella loro abitazione di San Martino di Lupari, si trova in carcere sotto stretta sorveglianza da parte della polizia penitenziaria.

E’ ora formalmente indagata per omicidio aggravato della madre Maria Angela Sarto (84 anni), e di tentato omicidio del padre Giorgio Miatello (di 89), che versa ancora tra vita e la morte in rianimazione dell’ospedale di Padova, a causa di un profondo trauma alla testa.

La donna residente in un’abitazione bifamiliare a fianco di quella della coppia di anziani, avrebbe colpito i genitori con una furia inaudita usando dei vasi di ceramica. Secondo le indagini in corso avrebbe agito da sola, per poi fuggire verso il Bassanese, in auto, zona che conosceva bene visti i suoi trascorsi di agente di polizia locale a Cassola in passato.

Nonostante manchi ancora una confessione del delitto commesso di quello che rischia di aggiungersi nel caso il padre non sopravviva, è proprio la figlia l’unica sospettata e indagata per il dramma di San Martino di Lupari. Il movente risiederebbe nell’insofferenza da parte della donna verso gli anziani genitori che da qualche tempo non cedevano alle continue richieste di denaro da parte della figlia, laureata in Psicologia all’Università di Padova ma che risulta da tempo senza un’occupazione.

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