Dolore per Miriam, investita nella notte di Halloween. La 22enne travolta da un coetaneo ubriaco

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L’investimento nella notte del 1 novembre è costato la vita a una ragazza di 22 anni a una manciata di chilometri dal confine tra le province di Vicenza e Treviso. Si chiamava Miriam Ciobanu la giovane travolta e uccisa da un suv alle 4 e mezza del mattino lungo la strada provinciale Sp20, nel tratto che taglia l’abitato di Paderno. Era una studentessa, residente a Onè di Fonte nel Trevigiano, iscritta al corso di Criminologia a Padova. Lavorava come cameriera e barista per mantenersi gli studi.

Insieme al fidanzato aveva trascorso la serata di Halloween in un locale della zona e, poi, per motivi non ancora del tutto chiari – sembra a causa di un litigio tra i due – la ragazza stava rientrando a piedi verso casa camminando a bordo strada, quando un’Audi A3 di colore bianco l’ha centrata in pieno, uccidendola. Alla guida A.G., che avrebbe dichiarato di non essersi accorto della figura in cammino sul ciglio della carreggiata.

Miriam Ciobanu è morta sul colpo e il guidatore, un coetaneo residente poco lontano a San Zenone degli Ezzelini, è stato preso in consegna per le analisi di rito in vista dell’accusa di omicidio stradale aggravato mossa nei suoi confronti in seguito al decesso della 22enne, operaio in una ditta della zona. Non era in condizioni psicofisiche adeguate per mettersi al volante, per l’assunzione di alcool – tasso tre volte oltre il limite consentito di 0,50 m/l – e sostanze stupefacenti riscontrate nel sangue dai carabinieri intervenuti in via Vittorio Veneto a Paderno, collaborando con i soccorsi sanitari che si sono prodigati inutilmente nel tentativo di stabilizzare la 22enne, spirata al loro arrivo.

E’ stato impossibile salvare la vita alla sfortunata giovane di Fonte, a causa delle lesioni letali collegate al doppio impatto sull’Audi e sull’asfalto, dopo la ricaduta a distanza di una decina di metri dal punto di investimento. Anche una squadra dei vigili del fuoco giunta da Castelfranco Veneto è giunta sul posto, illuminando a giorno la strada e il terreno adiacente con dei fari per agevolare le operazioni prima di soccorso e poi di sgombero dai detriti, nel timore iniziale che Miriam non fosse stata l’unica vittima del tragico incidente.

Solo nel corso del mattino seguente la ragazza è stata riconosciuta, visto che non portava con sé documenti personali, gettando nello sconforto la famiglia di origini dell’Est Europa, di nazionalità rumena, spostatasi in Veneto da qualche tempo dopo aver vissuto in Friuli in provincia di Udine – Miriam stessa era nata a Tolmezzo – da quanto si viene a conoscenza dalla stampa locale. lei frequentava anche Bassano del Grappa, dove sono già in molti tra i giovani a ricordarla sui social all’indomani della disgrazia, tra cui alcuni amici conosciuti dal suo arrivo in Veneto. In tutti questi luoghi si piange una giovanissima vita spezzata, nel ponte di Ognissanti, in circostanze tanto assurde quanto drammatiche.